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Mihajlovic: «Zirkzee lo conosco, è forte. Possiamo mettere il Milan in difficoltà»

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Crediti immagine: Damiano Fiorentini - 1000 Cuori Rossoblu

Le parole di Mihajlovic prima del match con il Milan

Giocare a casa del Milan è sempre difficile. Cosa ti aspetti da domani? Come prepari la partita? Soprattutto dopo quella con il Verona per cui puoi essere metà soddisfatto e metà no

Spero di finire la partita in undici, una volta in undici poi si gioca. Lo abbiamo dimostrato anche nell’ultima partita a San Siro contro il Milan dove abbiamo pareggiato, sappiamo che possiamo giocarcela e cercheremo di ripetere la partita dell’ultima volta sapendo che ci metteranno in difficoltà, ma anche noi se giochiamo come possiamo siamo in grado di farlo. Ogni partita fa storia a sé, ma sono convinto che faremo una grande prestazione ma non so se questo ci basterà o no. Ma non giochiamo mai perdere o pareggiare, solo per vincere.

Come si allena l’impatto e la gestione emotiva della gara viste le ultime due espulsioni? Nello 0-0 dell’anno scorso giocò Aebischer, ci sono possibilità anche per lui? Lucumi può esordire?

In due partite abbiamo preso 10 gialli e 2 rossi. Come ho detto ai giocatori ci sono ammonizioni funzionali e disfunzionali nella gara. Quelli funzionali sono quando fermi azioni pericoloso, disfunzionale è quando lo prendi senza senso, come per le proteste. Anche io quando giocavo ero spesso indisciplinato, ero una testa matta e spesso prendevo gialli e rossi. Poi ho capito che così non potevo andare avanti perché i giocatori venivano apposta a innervosirmi, poi ho promesso a me stesso che non dovevo fare più queste cose, ma avevo ventisei/ventisette anni. Da allora ho cercato di non cascare nelle provocazioni e rimanere concentrato ed è andato tutto al meglio: non accettavo le provocazioni e rispondevo solo dopo. So che non è facile, ma non dobbiamo farci travolgere dall’emotività, dobbiamo gestirla, soprattutto con le squadre forti. A parlare con l’arbitro non risolvi nulla. Sono tutti disponibili e quindi tutti possono giocare o andare in panchina, anche Aebischer e Lucumì.

Volevo chiederti del momento di Soriano, se sei soddisfatto o se ti aspetti di più?

Mi aspetto di più, ma anche lui si aspetta di più da sé stesso. Non sbaglia atteggiamento, ma è poco incisivo nelle azioni. Abbiamo in testa Soriano di due anni fa quando ha fatto 10 gol, ma ora non è così. È difficile anche per lui, ma si sbloccherà.

Cosa manca a questa squadra a livello numerico e di giocatori? Conosce Zirkzee, le piace?

Lo conosco da Parma e anche se era un ragazzino si vedeva che era forte. Ho parlato con lui, ed è sicuramente un giocatore forte, ha fisico, ha velocità, ha tecnica, sa fare gol. È un giocatore completo, con Marko sarà una gatta da pelare per gli altri. Forse manca qualcosa, ma non nei titolari.

Moro?

Lo conosco, perché è croato, siamo quasi compaesani e conosco tutti. È un giocatore importante, sa giocare bene la palla. È un po’ magrino e deve un po’ ingrossarsi ma ha personalità, può fare sia il mediano che la mezzala. È un giocatore importante e potrà darci una mano.

È presto, ma il Milan è da scudetto?

È ancora presto. La squadra è rimasta quasi la stessa, hanno però aggiunto De Ketelaere. È una squadra che ha vinto il campionato e quindi parte favorita. Ci sono almeno due squadre più forti, ma il Milan l’anno scorso ha avuto più continuità, e questo nel calcio e nella vita è importante. Se la ritroverà anche quest’anno potrà fare bene.

 

Con l’arrivo di Zirkzee ci saranno nuove possibilità. Cosa dici a Orsolini, Barrow, Sansone e Vignato? Giocheranno un po’ di meno?

Orsolini ha giocato, Sansone ha giocato, Barrow giocherà. Vignato in quel ruolo non può giocare, se giocherà giocherà aa centrocampo che con il 3-5-2 è il suo ruolo preferito. È un campionato lungo ed è meglio avere più giocatori a disposizione e cambiarli che non averli. Poi dipende tutto da loro, se fai bene puoi giocare, altrimenti aspetterai il tuo turno.

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