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Il Resto del Carlino – Bologna, manca la rabbia ma soprattutto i goal

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Ci manca la rabbia necessaria per chiudere le partite e per portare a casa il risultato”, dice Sinisa Mihajlovic al termine di Bologna – Salernitana, partita in cui i rossoblu si sono fatti raggiungere negli ultimi minuti dai campani. Una rabbia che secondo il tecnico rossoblu non si può allenare, ma va trovata dentro. In ogni caso, il risultato di questo turno infrasettimanale è frutto non solo dell’errore di Skorupski ma anche se non soprattutto di quanto poco abbia creato il Bologna nel corso dei novanta minuti. 

Un po’ come contro il Verona, infatti, il Bologna non riesce ad esprimere il proprio calcio e, anzi, risulta la squadra con meno tiri in porta, anche se Mihajlovic non è totalmente d’accordo: “Avremo avuto dieci occasioni per segnare il secondo gol e le abbiamo sbagliate. La Salernitana ha avuto un’occasione, forse due, e ha fatto un gol”. Interpretazioni forse discutibili e che mettono in evidenza le difficoltà di un allenatore che non è riuscito ancora a dare la quadratura giusta, come dimostra anche il triplo cambio a inizio secondo tempo che sa di bocciatura per Kasius, Vignato e Cambiaso: “Volevo più fisicità e ho tolto quei tre che nel primo tempo avevano fatto poco”. 

Per quanto riguarda i singoli, continua il buon momento di Nicola Sansone: “Per me ha fatto bene”, dice Mihajlovic, “anche se poteva far meglio. È generoso, ha aperto tanti spazi e dà sempre il massimo”; diverso il giudizio sulla prestazione di Arnautovic, nonostante il rigore segnato: “Non è stata certo la sua miglior partita, ha sbagliato tanti palloni e perso troppi contrasti”. Ma il giudizio più duro è senza dubbio quello di parte del Dall’Ara che ha fischiato la squadra al termine della partita: “I tifosi ci hanno incitato per tutta la gara e alla fine hanno espresso il loro dissenso. Giusto così”. E chissà che magari non sia qualcuno dei nuovi acquisti a riportare un po’ di entusiasmo introno alla squadra: “Sono arrivati tanti giocatori negli ultimi giorni, qualcuno si adatterà più in fretta, come Lucumì, qualcun altro ci metterà di più. Ma ci vuole tempo”. 

Ciò che più importa, ora, è però che la squadra ritrovi quella fame necessaria per provare a puntare qualcosa di importante: “Dobbiamo migliorare l’atteggiamento, altrimenti da qui in avanti sarà sempre più difficile. Non solo domenica con lo Spezia, ma in tutte le partite”. 

 

Fonte: Massimo Vitali, il Resto del Carlino

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