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La Bottega dei Talenti – Mike Trésor

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Crediti: KRC Genk - Twitter


Tra i giocatori in maggiore discussione in vista della prossima stagione ci sono senz’altro Musa Barrow e Roberto Soriano. Entrambi, in maniera diversa, potrebbero lasciare il Bologna a fine stagione. Il capitano rossoblù ha il contratto in scadenza, mentre il gambiano è ovviamente sul mercato viste le prestazioni deludenti, anche se sarà difficile in queste condizioni poterlo cedere altrove.
L’evoluzione tattica e tecnica del Bologna di Thiago Motta ha portato Soriano e Barrow a gravitare nella stessa posizione di partenza nella formazione rossoblù. Sia Musa che Roberto sono alternative sull’esterno sinistro dell’attacco rossoblù. Tuttavia, per motivi diversi entrambi non stanno rendendo secondo aspettative e caratteristiche.
Giovanni Sartori, così come a centrocampo, potrebbe pescare dai campionati di seconda fascia in Europa per lanciare nuovi talenti. Uno dei campionati dove si possono fare gli affari migliori è quello belga.
Secondo il sito whoscored.com, nella Jupiler Pro League, il miglior giocatore per valutazione è l’esterno del Genk, Mike Tresor.

Mike Trésor Ndayishimiye nasce a Lembeek, piccolo borgo all’interno della municipalità di Halle nella regione fiamminga della Vallonia, il 28 maggio 1999. Trésor è discendente di una famiglia emigrata dal Burundi.

Muove i primi passi nel calcio prima con la piccola società dell’Avenir Lembeek e poi veste la maglia del Tubize, società dell’omonima città nei pressi di Halle. Nel 2013, a 14 anni, viene notato dall’Anderlecht che decide di portarlo nel suo settore giovanile per farlo crescere.
Coi biancomalva muove i primi veri passi, avvicinandosi al calcio professionistico, esordendo anche in Youth League, senza però trovare mai realmente posto.
Alla fine della stagione 2017/18 rimane svincolato per tutta l’estate finché a settembre, il NEC Nijmegen non decide di puntare su di lui. Si sposta dunque in Olanda dove gioca con il NEC nella seconda divisione del calcio oranje. Qui inizia a mostrare le sue doti. Colleziona 29 presenze in tutte le competizioni, di cui appena 12 da titolare (9 di queste in campionato) segnando 7 reti e servendo 3 assist.

Le sue prestazioni non passano inosservate. E dopo una solo al NEC, il Willem II decide di prelevarlo in prestito con diritto di riscatto fissato a 500 mila euro. Con il Willem, Mike trova spazio in Eredivisie, facendo subito molto bene. Tra campionato e coppa nella stagione 19/20, poi interrotta e mai terminata in Olanda, mette assieme 23 presenze, nelle quali segna ben 9 reti e serve 6 assist.
L’ottima prima stagione, in prestito, gli vale il riscatto da parte del Willem, che riesce anche a partecipare ai preliminari di Europa League per l’annata 20/21. Nei preliminari debutta a livello internazionale e va subito in gol, servendo anche un assist nel 5-0 rifilato al Progres Niederkorn.
Per il resto in stagione, tra Eredivisie e Coppa Nazionale, KNVB Beker, 36 volte, andando in rete 5 volte, ma soprattutto servendo ben 11 assist in campionato.

Nell’estate del 2021, il Genk decide di riportarlo a casa in Belgio per 3,5 milioni di euro.  La prima stagione, la scorsa, la trascorre come prima alternativa ai titolari. Coi Puffi, 37 volte, tra campionato, coppe nazionali ed internazionali. 37 gettoni, perlopiù da subentrante, in cui serve 8 assist.

In questa stagione, invece, ha iniziato con un ritmo impressionante. In campionato ha già giocato 25 partite, segnando 6 reti e soprattutto servendo 16 assist! E contribuendo, con il centravanti ex obiettivo del Bologna ora passato al Southampton, Paul Onuachu (qui la sua scheda), al primato attuale del Genk.

Con la Nazionale belga ha giocato innanzitutto con l’under 16, una sola volta. Successivamente, ha colleziona 8 presenze, un gol e un assist in under 17; con la rappresentativa under 18 ha giocato tre volte segnando una rete; nell’under 19, invece, bottino ricco con 6 gol e 3 assist in 11 apparizioni. Mentre, tra il 2019 e il 2020 ha giocato 6 volte con l’under 21 mettendo a segno 3 gol e servendo anche due assist. Attualmente, attende la prima convocazione nella Nazionale maggiore, che con il ricambio generazionale obbligato che dovrà operare il nuovo CT Domenico Tedesco, arriverà presumibilmente già tra marzo e aprile.

172 cm x 65 kg, Mike Trésor è un calciatore brevilineo, dal fisico leggero e asciutto. Negli arti superiori è asciutto, ma ha spalle larghe che si notano soprattutto quando ha il pallone tra i piedi, quando corre a testa alta. Gli arti inferiori sono piuttosto magri e si muovono ad altissima frequenza. Mike, infatti, è imprendibile nell’accelerazione sullo stretto ed è agilissimo nel muoversi negli spazi brevi.
Nonostante un fisico, apparentemente gracile, è forte fisicamente e non facile da spostare.

Destro naturale, Trésor è dotato di tecnica di altissima qualità, che unita alla sua grande rapidità negli spazi stretti e una conduzione di palla fatta di tantissimi tocchi col piede destro ne fanno un giocatore imprendibile col pallone tra i piedi. Mike è uno di quei giocatori che, in campo, dà sempre l’impressione di essere più rapido col pallone tra piedi che senza.

Trequartista, ama partire dalla fascia sinistra per accentrarsi e giocare internamente il pallone col suo dotatissimo piede destro. Le sue finte, nonostante faccia uno scarso uso del mancino, sono fulminee e per questo risulta spesso imprendibile.
Tra le sue doti tecniche e calcistiche c’è la precisione del suo piede destro e la visione di gioco. Mike ama giocare partendo da sinistra perché da quella posizione intermedia ha la sua migliore visione del campo: sa sventagliare per il cambio gioco, sa giocare palla in verticale soprattutto rasoterra, tagliando più di una linea difensiva avversaria.

La sua bravura è nella rifinitura finale, avendo grande velocità, capacità di arrivare spesso vicino o dentro l’area grazie alla rapidità del suo passo col pallone tra i piedi, trova quasi sempre la traccia giusta per mandare un compagno in porta. Trésor è una fonte inesauribile di gioco, avendo la possibilità di cambiare e liberare la sua visione ad ogni avanzamento col pallone e ogni dribbling. Se i compagni supportano le sue giocate con i giusti movimenti senza il pallone, l’esterno belga può diventare mortifero.

Non solo assist, Mike è anche un giocatore che ama creare gioco. Le statistiche dicono che l’esterno del Genk serve fino a 3 passaggi chiave a partita, scaglia ben 2.2 cross a partita e gioca in generale quasi 33 palloni a partita.

Non è dotato di un grande tiro, soprattutto a causa di una scarsa potenza. Tuttavia, grazie alla sua precisione è in grado di tirare molto bene anche i piazzati diretti. Purché nei pressi dell’area di rigore.

Dal punto di vista del mercato, nonostante la grande stagione, potrebbe non costare più di 10 /15 milioni, visto anche il contratto in scadenza nel 2025 e non oltre. Un impegno sostenibile, visto la grande qualità di cui è dotato l’esterno vallone.

 

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