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Il Resto del Carlino – Orsolini: “Non ho mai pensato di andare via. Calcisticamente sono figlio di Bologna.”

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Crediti: Bologna FC


Reduce da un rinnovo di contratto che è stato vera e propria “telenovela” di tutta la scorsa estate, Riccardo Orsolini è stato intervistato da Gianmarco Marchini per Il Resto del Carlino. L’ala, reduce da una stagione in cui ha siglato 11 reti, ha parlato delle sue emozioni per il ritorno con la maglia della Nazionale e anche del Bologna, a cui si è legato fino al 30 giugno 2027.

Quali sono state le tue emozioni nell’indossare nuovamente la maglia della Nazionale?“Sono stato sorpreso, ma è una sensazione bellissima e inaspettata perchè sono stato chiamato di corsa. La Nazionale è sempre un onore, ma tornarci in una cornice come San Siro dopo due anni ha un sapore speciale. Sono entrato in un momento difficile e devo dire che il pallone scottava, l’Ucraina ci stava schiacciando. Non è stato un ritorno facile ma va bene così.”

Con chi vuoi condividere questa rivincita azzurra?“La chiamata è arrivata dopo l’ultima stagione, la mia migliore in A a livello di numeri, voglio quindi ringraziare la società e la squadra.”

Prima di ritrovare la Nazionale avevi perso la titolarità del Bologna – “Ho lavorato molto su di me e sui miei limiti. Crescere significa saper prendere le cose nel modo giusto.”

Sul mercato e sulle ambizioni della squadra“La società ha fatto un grande lavoro e la rosa è più forte quest’anno. C’è anche grande concorrenza però. Egoisticamente spero di giocare sempre, ma devo essere anche bravo a reagire se le cose vanno male. Non voglio pormi obiettivi, come va, va. Ragioniamo realmente gara per gara. Spero però di essere il più utile possibile alla causa, questo è l’unico obiettivo che posso darmi, oltre a quello che mi è stato chiesto dalla società di prendermi più responsabilità e fare crescere i ragazzi più giovani. I miei compagni mi hanno impressionato: sono tutti forti e soprattutto pronti.”

Sul rinnovo“Non ho mai pensato di andare via. A fine campionato dopo la bella stagione ho pensato che qualcuno avrebbe potuto bussare. Non so se qualcuno ci sia stato, va chiesto alla società. Io sono felice di essere rimasto, è stata una scelta.”

Cosa significa per te il Bologna “Significa fiducia, crescita, consacrazione. Ho trascorso tre quarti della mia vita qui, calcisticamente sono figlio di Bologna. Per me significa casa.

Il momento più indimenticabile?“Il primo gol in A con il Bologna contro l’Udinese o l’esordio in C con l’Ascoli.”

Fonte: Il Resto del Carlino

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