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Virtus corsara a Chieti. Il successo vale di nuovo il primato in classifica – 22 Feb

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Virtus mai doma. Sconfitta Chieti all’overtime per 64-69. (parziali: 11-19; 35-31; 51-48; 60-60)

 

PROGER CH: Golden 14, Mortellaro 9, Clemente n.e., Allegretti 19, Falluca 8, Turel, Venucci, Ippolito n.e., Zucca 2, Sergio, Decosey 12. All. Bertocci.

SEGAFREDO BO: Spissu 9, Umeh 23, Spizzichini 5, Carella n.e., Petrovic n.e., Rosselli 14, Michelori 8, Oxilia 2, Penna 1, Bruttini 8. All. Ramagli.

 

Nella gara di recupero della tredicesima di andata, la Virtus si impone al supplementare su una coriacea Chieti. Padroni di casa che sono rimasti al comando per gran parte del match, ma sono poi stati costretti ad arrendersi al grande cuore degli ospiti. Ramagli band che, sempre orfana degli ormai noti infortunati, schiera nuovamente Bruttini in quintetto, in posizione di centro. Primi minuti di gioco che scorrono veloci e su ritmi alti, in cui sono le difese ad avere la meglio. Segafredo che domina sotto le plance e tenta l’allungo sfruttando l’asse tricolore Spizzichini-Bruttini. Il parziale bianconero di 0-7 costringe coah Bertocci al timeout. In uscita dallo stesso la situazione rimane pressoché invariata, con i padroni di casa che faticano a trovare la via del canestro a causa dell’evidente imprecisione delle proprie bocche da fuoco. Bologna non rimane a guardare e con i liberi di capitan Michelori scrive il massimo vantaggio sul 6-15. Umeh continua a segnare incrementando il bottino dei suoi, ma sul fronte opposto tocca a Golden trovare i punti con i quali Chieti riduce le distanze. Al 10’ il punteggio dice 11-19. La Dea bendata sembra non voler assumere le tinte bianconere e costringe Michelori a prendere la via degli spogliatoi a causa di un colpo subito. L’assenza del capitano pesa e destabilizza la Virtus che, in un amen, si vede prima rimontata e poi superata dai padroni di casa. 9-0 il parziale con cui gli abruzzesi passano al comando e costringono Ramagli all’immediato timeout. Chieti non accenna a rallentare la propria corsa e guidata da Decosey e Zucca tenta l’allungo. Spissu ci mette grinta e tanta aggressività, ma Allegretti è incontenibile sul fronte opposto. Al rientro di Michelori segue la rovinosa caduta di Bruttini, costretto anch’egli alle cure forzate negli spogliatoi. Il capitano sembra essersi ristabilito a pieno e con due stoppate ed un canestro si rivale contro la sorte e la verve degli avversari. Ciò non impedisce agli uomini di coach Bertocci di allungare nuovamente, grazie alle conclusioni vincenti di Mortellaro e Falluca. Poco prima dell’intervallo c’è ancora il tempo per un’incursione nella retroguardia abruzzese firmata Umeh. Il n°3 ne realizza due fondamentali, lasciando i suoi in scia alla pausa lunga sul 35-31.

Al rientro in campo ecco l’asse Rosselli-Spissu. Due bombe esplose in fila e Bologna nuovamente avanti. La iella sembra però non finire mai, accanendosi su Spizzichini che è costretto ad uscire dopo essere stato travolto dal roccioso Golden. Allegretti, il migliore tra i padroni di casa, riporta in vantaggio Chieti punendo dalla distanza per un paio di volte. Gli americani di coach Bertocci completano l’opera e con i loro canestri gli abruzzesi raggiungono il massimo vantaggio sul 50-41. Bologna non ci sta e con pazienza prova a ribattere colpo su colpo. I liberi della green line bianconera sono utili per tornare nuovamente a contatto. Al 30’ Vu nere a -3 (51-48). Con Spizzichini ancora out, è Umeh a caricarsi in spalla i suoi. Il viaggio in lunetta è perfetto e Bologna si trova ora con una sola lunghezza da recuperare. La confusione di entrambe le compagini, in ambo le fasi di gioco, viene interrotta dalle giocate di Golden con cui Chieti mette ancora sei lunghezze di vantaggio tra sé e gli ospiti. Il tiro da oltre l’arco non è e non deve essere l’unica soluzione percorribile, ma l’inesperienza può giocare brutti scherzi, soprattutto quando rimane il ferro l’unico vincitore. È questo ciò che ricorda Ramagli a Penna nel timeout, riportando l’attenzione sull’importanza del gruppo. Ed è proprio da qui che i bianconeri ripartono. Con pazienza e giocate collettive soprattutto in difesa, la Segafredo riacciuffa la parità a quota 58 grazie alla bomba del solito Umeh. Bruttini concretizza un layup di importanza capitale, poiché vale il sorpasso a pochi secondi dall’ultimo giro di lancette. Sul ribaltamento di fronte è immediata la replica abruzzese che con Decosey trova il canestro della nuova parità. La mal gestione dei possessi da parte di ambo le squadre, lascia invariata la situazione.

Overtime. Nel momento più importante ecco brillare la stella di Rosselli che, in coppia con Umeh (miglior marcatore bianconero di giornata), firmano l’allungo sul 62-67. Spissu prima e Golden poi tentano la fortuna da oltre l’arco, ma le loro conclusioni sono respinte dal ferro. Umeh predica calma, ma cerca invano il colpo che potrebbe definitivamente mandare Chieti al tappeto. Rosselli trova altri due punti fondamentali nelle ristrette maglie della retroguardia di casa, quando sul cronometro mancano solo 38”. Ramagli approfitta del timeout per chiedere nuovamente una solida difesa, ma sul ribaltamento successivo Penna perde palla per una banale infrazione di passi. Ci pensa Bruttini a chiudere i giochi. Poderosa la stoppata con cui spegne la luce in casa Decosey, consentendo ancora a Rosselli di perfezionare il recupero con il rimbalzo difensivo. Si chiude così una partita emozionante che vede trionfare la Segafredo per 65-69.

Una vittoria per variare il proprio cammino. Questo aveva chiesto coach Ramagli alla vigilia dell’importante gara di recupero che, col successo ottenuto, riporta nuovamente la Virtus sola al comando della classifica. Sono servite più energie del previsto, soprattutto a livello nervoso, per ribaltare le sorti di un match e di un destino che apparivano decisamente nefaste all’orizzonte. Bravi i ragazzi nel seguire le direttive del proprio allenatore, quest’oggi calatosi maggiormente nei panni di psicologo per gestire i difficili momenti del match. Successo che darà sicuramente morale, proprio perché ricercato al grido di “mollare mai”. Esattamente il credo che il coach toscano ha impartito ai suoi da inizio stagione. Ora ci saranno quattro giorni in cui sarà importante recuperare le energie e valutare gli acciacchi di Bruttini, Michelori e in particolare Spizzichini, usciti tutti piuttosto malconci dalla contesa.

 

Lunedi si torna in campo. Alla UnipolArena, ore 20:30, ci sarà Jesi.

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