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Anche gara 2 è della Virtus, finale ad un passo: Tortona superata 91-70

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VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – BERTRAM DERTONA BASKET 91-70 (20-26; 21-9; 31-20; 19-15)

Statistiche:

Virtus: Tessitori 10, Cordinier 4, Mannion 7, Belinelli 5, Pajola 5, Alibegovic, Jaiteh 6, Shengelia 13, Hackett 9, Sampson 7, Weems 5, Teodosic 17. All.Scariolo

Tortona: Mortellaro ne, Wright 7, Cannon 5, Tavernelli, Filloy 10, Mascolo, Cattapan ne, Severini 6, Sanders 5, Daum 13, Cain 6, Macura 18. All.Ramondino

Tiri liberi BO 13/17 TO 17/22

Tiri da 2 BO 24/38 TO 12/38

Tiri da 3 BO 9/23 TO 8/29

Rimbalzi BO 40 TO 36

Falli BO 24 TO 22

 

Arbitri: Ryzhyk, Lo Guzzo, Bongiorni

Quintetti iniziali: 

Virtus: Pajola, Teodosic, Cordinier, Shenghelia, Jaiteh.

Tortona: Wright, Sanders, Macura, Daum, Cain. 

 

Non era più il caso di rischiare come in gara 1 ed infatti serve solo un quarto alla Virtus per volgere la partita a proprio favore e portarsi sul 2-0 nella serie. Nel secondo tempo, un’ottima difesa e le percentuali più alte in zona offensiva chiudono anzitempo il confronto, spaccato definitivamente da Teodosic nel terzo periodo. Ruota tutta la panchina delle Vnere, apporto più che buono da Tessitori e Mannion ai quali è concesso un minutaggio importante mentre tirano maggiormente il fiato Weems e Belinelli. 

Tornano nei 12 Sampson e Alibegovic mentre Ruzzier ed Hervey, ormai da tempo lontano parente di quello visto ad inizio stagione, riposano in una gara 2 che sorride nei possessi iniziali alla Bertram, in grado di portarsi sullo 0-5 prima che Toedosic sblocchi il punteggio di Bologna dai 6,75 metri. Il canestro del serbo rimane isolato ed accerchiato da quelli avversari che si portano sul 3-10 dopo 2′. L’ingresso di Weems permette alla Virtus di alzare la testa e raggiungere l’impatto sul 10-10 in poco più di un minuto. Si ragiona poco in campo dando spazio a contropiedi ancor meno razionali che finiscono per non muovere il punteggio. Tortona lo fa dalla lunetta e rimette il naso avanti pur sbagliando ciò che di solito non sbaglia. Tripla di Pajola a riaccendere la fiamma virtussina che, unita ai liberi di Belinelli, vale il -1 (17-18) a 2’30” dalla fine del primo quarto. Il sorpasso nel primo quarto è però impedito da una difesa a corrente alternata e da percentuali migliorabili, 20-26 dopo 10′.

Con Cordinier, Sampson e Weems tutti a due falli, l’attenzione difensiva deve essere necessariamente diversa a partire dal secondo periodo, aperto dalla violazione dei 24 secondi offensivi dei padroni di casa. D’altra parte, anche la Bertram mostra qualche difficoltà in attacco a sottolineare un avvio di partita non roboante come suo solito dalla distanza. A muovere il punteggio per primo nel secondo quarto dopo più di 2′ è Mannion (n.e. due giorni fa) in penetrazione ed è sempre lui a rafforzare le proprie statistiche con la tripla del -3 (25-28) poco prima del 15°. Divario prossimo a chiudersi, osservando il momento della partita; succede sotto canestro grazie a Tessitori, bravo poi a sporcare il successivo possesso perso dagli avversari e lottare contro Daum in difesa. Ci pensano Cordinier e Teodosic a far correre il punteggio: 35-28 a 3′ dall’intervallo. Inerzia tutta a favore della squadra di coach Scariolo, il 21-9 dei secondi 10′ lo testimonia bene ed indica un ottimo atteggiamento del gruppo che chiude il primo tempo sul +6, 41-35. 

Canestri amici dei giocatori nei primi minuti della ripresa, si segna con facilità da una lato e dall’altro; chi in questa situazione ci sta benissimo è Teodosic, autore del proprio show personale che vale il +10 Segafredo (53-43) a 6′ dal 30°. Black-out ospite, entusiasmo virtussino che non accenna a placarsi anche dopo il time-out chiamato da Ramondino; il “gap” si allarga, 62-46 quando mancano 4 minuti all’inizio dell’ultimo periodo. I tentativi ospiti di rimonta vengono vanificati, uno dopo l’altro dall’attacco virtussino, decisamente più in palla e determinato a non lasciare nuovamente in bilico la gara fino alla fine. Sulla sirena la schiacciata di Sampson significa 72-55 a 10′ dalla fine. 

La storia della partita è ormai scritta. C’è spazio per toccare il +20 a più riprese, per concedere altri minuti ad un Mannion in fiducia e  ad un Sampson che sa imporsi sotto canestro. Dethona molla la presa quando mancano più di 5′ al termine aprendo un lungo garbage time utile a ricaricare le energie in vista di gara 3, prevista per martedì, il primo match point per la finale scudetto. Alla Segafredo Arena termina 91-70.

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