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Fortitudo Baseball – Intervista al DS Mura sui movimenti di mercato

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Deve ancora concludersi il 2021, ma la preparazione della stagione 2022 in casa Fortitudo baseball è in piena attività.

Il primo colpo è stato l’arrivo del nuovo pitcher Maurizio Andreatta: lanciatore mancino ventitreenne, cresciuto nel vivaio dei Rams di Viterbo, con alle spalle un’esperienza biennale nei college americani, nel giro della nazionale under23 e maggiore, che ha militato in massima serie nel 2019 nelle fila del Castenaso, proveniente dal Montefiascone, squadra con la quale ha disputato, ben figurando, gli ultimi due campionati, meritando così la convocazione in nazionale e distinguendosi in particolare con l’under23.

Quindi, dopo l’addio a Niccolò Loardi, che dopo due ottime stagioni in biancoblù si è trasferito a Grosseto, è stato annunciato il ritorno dell’olandese Gilmer Lampe, l’anno scorso impegnato con la casacca dell’L&D Amsterdam e già giocatore della Effe nella stagione precedente. Un ritorno di grande qualità che alza sicuramente il tasso tecnico della squadra.

In vista dell’inizio del 2022, la Fortitudo ha anche pubblicato un’intervista al proprio Direttore Sportivo Christian Mura, che è in piena attività per completare il roster dell’Aquila per il campionato entrante. Di seguito riportiamo le dichiarazioni integrali del dirigente fortitudino.

 

Dopo un 2021 difficile il primo innesto al roster 2022 è stato il lanciatore Maurizio Andretta. Cosa ci si può aspettare dal giovane pitcher italiano? Quali sono state le caratteristiche che hanno colpito la società Fortitudo?

“Il ragazzo è già da diversi anni nel radar della Fortitudo ma non c’è mai stata la situazione giusta, o per studio o per altre scelte, per il suo arrivo a Bologna fino a quest’anno. Nelle ultime stagioni è maturato molto ed ora è pronto per affrontare lo step Fortitudo e siamo certi che potrà fare bene. A supporto di questa nostra tesi c’è stato il 2021 dove Maurizio, militante nelle fila del Montefiascone, ha ben figurato in serie A meritandosi la chiamata con la nazionale maggiore. È un giovane dal grosso potenziale e pensiamo che lavorandoci assieme possa migliorare ulteriormente”.

Il secondo rinforzo per il 2022 è Gilmer Lampe di ritorno sotto le 2 Torri dopo 3 anni.  Che tipo di apporto ci si aspetta possa dare alla formazione biancoblu? 

“Lampe è un graditissimo ritorno per la qualità che dà dal punto di vista tecnico, per il modo in cui gioca a baseball. È un giocatore che dà il 110% in ogni cosa che fa. È una persona che ha un’ottima presenza sia in campo che nello spogliatoio quindi sono sicuro che darà un’impronta positiva a tutta la squadra”.

Dopo l’addio di Loardi si vocifera la non conferma di Leonora. Quanto c’è di vero e per quali motivi la società ha deciso di separarsi da loro?

“È stato un rammarico separarsi da Loardì in quanto è stato un giocatore molto importante, i numeri parlano da soli, ed è stato un peccato, per noi, privarci di un atleta e di una persona, perché è una gran persona, del genere. La scelta è stata dettata dalla necessità di avere giocatori più duttili e quindi che ricoprano più ruoli in campo. Per questo motivo ci siamo dovuti separare da Niccolò. Per Leonora non è assolutamente vero che non sarà con noi in quanto devo ancora parlare con il giocatore e quindi non è ancora definita bene la sua situazione. Ne parleremo a tempo debito e cercheremo di capire se le cose potranno andare avanti o no”.

La nuova riforma del campionato vede una prima fase con 2 partite settimanali da 9 riprese, poi una seconda fase con 3 gare da 7 inning con l’aggiunta di 2 pass extracomunitario.  Con questa formula del campionato che difficoltà si incontrano in fase di contrattazione con i giocatori e quale è la strategia per creare un roster competitivo?

“I tempi tecnici per i visti extracomunitari sono davvero limitati, soprattutto perché uno potrebbe arrivare all’ultima settimana della prima fase senza avere la certezza dell’approdo alla seconda fase e quindi alla possibilità di avere i 2 visti extra. Tale situazione rischia di far avere delle squadre che si presenteranno alla seconda fase senza stranieri. Spero che sotto questo aspetto la Federazione ci dia una mano in quanto, tranne San Marino, le altre società hanno bisogno di 3 settimane per poter far arrivare un giocatore. Per quanto riguarda la creazione del roster penso sia importante avere giocatori duttili e quindi utilizzabili in più ruoli, ma questo vale anche per le altre stagioni, quello che può variare è sicuramente il monte da lancio in cui bisogna essere sempre pronti ad intervenire soprattutto in vista della seconda fase. Non penso ci sia una strategia migliore delle altre, ognuno ha le proprie necessità e fa le proprie valutazioni anche se non è facile parlare con certi giocatori proponendo contratti per solo per quattro mesi invece che per sei”.

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