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Carspillar – BMW M Hybrid V8, da Dallara a Le Mans

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Press BMW Group

 

Pronta alla sfida

Dopo gli annunci arrivano le presentazioni. E non può esserci momento migliore per svelare una vettura destinata a dare l’assalto alle grandi classiche dell’Endurance se non la “settimana santa” della 24 ore di Le Mans. La protagonista si chiama BMW M Hybrid V8 ed è l’arma con cui la casa bavarese ha deciso di tornare a competere nelle gare di durata a partire dal 2023. La nuova biposto, che risponde al regolamento tecnico della categoria “Le Mans Daytona Hybrid”, si riallaccia idealmente alla V12 LMR, il prototipo con cui la “Bayerische Motoren Werke” iscrisse il suo nome nell’albo d’oro della corsa francese nel 1999 con un monumentale Pierluigi Martini nell’equipaggio vincente. Ma non è questo l’unico legame tra la BMW e la nostra Motor Valley, perché la nuova nata è figlia di una strettissima collaborazione con un’eccellenza della terra dei motori come Dallara.

L’aggressivo anteriore identifica subito l’appartenenza al marchio BMW (Press BMW Group)

Collaborazioni da regolamento

Le norme previste per la categoria LMDh prevedono che ogni casa intenzionata a partecipare non realizzi la vettura integralmente ma stringa un accordo con un’azienda tra quattro autorizzate (Dallara, Oreca, Multimatic e Ligier) che si occupa della realizzazione del telaio. BMW ha scelto di avviare la collaborazione con l’impresa di Varano de’Melegari, leader al mondo nella costruzione di vetture da corsa impegnata in tutte le categorie automobilistiche di vertice. Una cooperazione sull’asse Monaco-Emilia non è una novità: la M1, una delle vetture più iconiche della casa dell’elica, è infatti negli anni Settanta con un telaio progettato su commissione da Lamborghini con Gian Paolo Dallara a coordinare i tecnici. Curiosamente sarà proprio la casa del Toro una delle sfidanti di BMW a partire dal 2024. La M Hybrid V8 nelle immagini di presentazione mostra forme simili a quelle dei prototipi vincenti negli ultimi anni con un alettone posteriore a tutta larghezza, una generosa pinna sul cofano motore ed una cellula centrale con il parabrezza che appare notevolmente inclinato. L’ anteriore ricorda da vicino quello della Toyota GR010 Hybrid campione del mondo riprendendo allo stesso tempo il tipico disegno “a doppio rene” che identifica a colpo d’occhio ogni BMW. Dettagli come il disegno del finestrino, gli specchietti a “gancio” M e le luci posteriori vogliono definire immediatamente l’appartenenza al marchio della neonata biposto, così come la livrea scelta per la presentazione e i primi test che cela i particolari aerodinamici più interessanti per la concorrenza. Lo speciale “wrapping” disegnato da BMW Group Designworks va infatti ben oltre i consueti “camouflage”. La grafica riporta i loghi creati per i cinquant’anni di BMW Motorsport e ritrae alcuni modelli che hanno fatto la storia della casa nelle competizioni, come la 3.0 CSL, la 320i Turbo, la M3 E36, la M8 GTE e, ovviamente, la già citata M1.

Il logo ideato per il cinquantenario di BMW Motorsport sovrasta il doppio rene (Press BMW Group)

Cavalli sotto pelle

Da Monaco non è stata ancora interamente rivelata la scheda tecnica della M Hybrid V8, ma le prime informazioni indicano che il “ powertrain” scelto si compone per la parte termica di un V8 da 4 litri abbinato ad un sistema ibrido con recupero di energia in cui i cavalli “elettrici” possono essere scaricati solo a velocità superiori ai 120 km/h. La potenza massima complessiva si attesta intorno ai 500 kW regolamentari (o se preferite 680 CV) che abbinata ad un peso minimo consentito di 1.030 chilogrammi lascia prevedere prestazioni a metà tra quelle delle vecchie categorie LMP1 ed LMP2. BMW troverà come avversari in LMDh anche Porsche, Acura, Cadillac, e Alpine, ma gli appassionati europei potranno ammirarla in gara solo alla 24 ore di Le Mans. I programmi della casa prevedono infatti l’intera partecipazione all’ IMSA WeatherTech SportsCar Championship con l’esordio previsto alla 24 ore di Daytona, gara regina del campionato nordamericano. Ma per gli anni successivi la speranza è di vedere BMW Motorsport impegnata in prima linea anche nel FIA World Endurance Championship.

La spettacolare livrea scelta per la presentazione celebra il “giubileo” della casa nel motorsport (Press BMW Group)

Le dichiarazioni

Franciscus van Meel, CEO di BMW M GmbH: «Il compito più critico e la sfida più grande per il team di progettazione del programma LMDh era che il prototipo doveva essere chiaramente riconoscibile come un’auto BMW M Motorsport. E posso dirlo a tutti i fan, basta uno sguardo per confermare che la BMW M Hybrid V8 è una BMW. Porta chiaramente i geni della BMW M. Adoro anche la livrea camouflage con i suoi riferimenti alla grande storia del marchio in Nord America. Congratulazioni ai reparti design e aerodinamica di BMW M Motorsport e Dallara per l’ottimo lavoro svolto. Non vedo l’ora di vedere presto in pista la BMW M Hybrid V8».

Michael Scully, Global Automotive Director di BMW Group Designworks: «Il lavoro del mio team era quello di far sembrare la BMW M Hybrid V8 una BMW e cogliere ogni opportunità per farla funzionare al meglio in pista. Il design è radicato nel DNA di BMW dalle prestazioni mirate ed efficienti, e il carattere audace e determinato dell’esterno richiama la frontiera della potenza turbo di BMW, ora unita a un propulsore elettrico ibrido ottimizzato. La livrea mimetica celebra i 50 anni di M commemorando le grandi auto della storia leggendaria di BMW nelle corse IMSA mentre nasconde in modo unico la geometria esterna e le tecnologie future della BMW M Hybrid V8 durante la fase critica di sviluppo in pista del progetto. Se guardi da vicino scoprirai più vincitori della 24 Ore di Daytona, così come la prima vettura IMSA GTP appositamente costruita del 1981, la BMW M1/C. Daremo seguito a questa mimetica con una livrea ufficiale che esemplifica il dinamismo e l’eccitazione della competizione a propulsione elettrica ibrida».

Il video di presentazione della BMW M Hybrid V8 (Planet Car News su YouTube)

 

 

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