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Il Semaforo Rosa – Iron Dames, la stagione

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Profilo Instagram Manuela Gostner

Di strada ne è già stata fatta molta in veramente poco tempo. Se consideriamo che sono passati solo quattro anni da quando il primo equipaggio tutto al femminile, nato da un’idea o forse un sogno di Deborah Mayer, si è messo alla guida di una Ferrari nella 12h di Dubai. Quella era solo l’alba di un progetto che da lì a poco sarebbe diventato un punto fisso nel motorsport ma soprattutto un esempio di coraggio e passione destinato a ispirare le generazioni future. Il nome ormai è noto a tutti gli appassionati di motori: Iron Dames. “Le donne di ferro” oggi rappresentano qualcosa che va oltre il semplice nome, una realtà che a piccoli passi si è affermata ed oggi è arrivata a toccare il cielo e salire sui gradini più alti del podio in più competizioni anche grazie a chi ci ha creduto fin dal primo giorno, quando tutto questo poteva sembrare solo una pazzia. Ma una di quelle belle.

Record Breakers

La stagione 2022 è stata effettivamente la quarta per Iron Dames e nessuno mi correggerà se la definisco quella della “fioritura”. Sì perché i risultati raggiunti quest’anno hanno visto sbocciare in modo totale le ragazze e il team. Traguardo dopo traguardo non solo è stata fatta la storia del motorsport femminile ma di quello totale, perché distinzioni non possono e non devono più esistere. La triade formata da Michelle Gatting, Rahel Frey, Sarah Bovy quest’anno si è allargata anche alla giovanissima Doriane Pin che dopo aver dominato il Ferrari Challenge Europe si è unita alle sue compagne per la 24h di Spa e per due tappe della European Le Mans Series sempre sul circuito fiammingo e a Portimao.

L’ultima volta che vi ho raccontato le loro imprese vi avevo lasciati con il primo brillantissimo podio nel WEC a Monza, che era solo il preludio alla prima vittoria ottenuta in una gara endurance iconica come la sopracitata 24h del circuito belga. Dopo la pausa estiva non era certo intenzione quella di arrestare il ritmo e infatti senza tentennare un attimo, ma con la qualità e l’aggressività che le contraddistingue, le Iron Dames si sono rimesse sui loro binari. A inizio settembre è arrivato un altro podio nella 6h del Fuji, Mondiale Endurance categoria LMGTE. Si prosegue con il ritorno nel circuito che porta con sé la prima vittoria dell’equipaggio tutto al femminile, dove Gatting, Bovy e Pin si sono assicurate il secondo posto, stavolta nell’ELMS. Una delle ultime gioie della stagione è arrivata in terra portoghese per la 4h di Portimao. Sempre European Le Mans Series ma stavolta il trio in rosa sale sul primo gradino tagliando il traguardo da vincitrici e diventando così il primo equipaggio tutto al femminile a vincere una gara della competizione.

Nel frattempo senza dimenticarsi nulla le delusioni non si sono fatte mancare. A Barcellona Iron Dames nell’ultimo round del World GT Challenge Europe si stavano giocando il campionato della loro categoria GT-Gold. La posizione era quella perfetta per assicurarsi la corona, ma stavolta la giornata che poteva essere storica è diventata amara. Un guasto tecnico le ha costrette ad abbandonare la corsa e ritirarsi quando avevano il colpo grosso nelle loro mani. Un boccone duro da mandare giù, ma niente può scalfire le convinzioni di chi talento da vendere ne ha e che tornerà ad essere protagonista molto presto su palcoscenici molto importanti. Il primo è quello della Maratona della Sarthe perché con il terzo posto finale assicurato nella classifica dell’ELMS le ragazze si sono guadagnate il loro posto per la gara regina dell’endurance.

Iron Dames in azione alla 24h di Spa, prima vittoria per l’equipaggio tutto al femminile

Credits to: Mirko Duranti

Dominio e Costanza

Se parliamo di Iron Dames non ci possiamo però dimenticare altre due competizioni dove il rosa è colore di spicco. Il Ferrari Challenge Europe e La Formula 4. Per il primo la storia è molto breve ma intensa. Doriane, giovanissima pilota francese che ha compiuto la maggior età quest’anno, ha dominato il Trofeo Pirelli. 9 Vittorie e 10 Pole Position le hanno consegnato la corona, ereditata tra l’altro da una ragazza che conosce molto bene. Sì perché la sua predecessora è Michelle Gatting, ovvero prima trionfatrice femminile nella storia del monomarca del cavallino. Pin ha impressionato tutti per talento e velocità, non ha mai perso il controllo e suon di vittorie e podi si è scritta la sua piccola pagina di storia. Il suo sguardo punta oltre ora. Doriane è stata selezionata per i Rookie Test del FIA WEC e proverà una LMP2 nelle sessioni successive all’ultima gara della stagione.

Ma nel Ferrari Challenge è presente anche un’altra Iron Dames. Una di quelle che nella prima foto sul podio della 12h di Dubai c’era eccome. Si parla di Manuela Gostner. Ha gareggiato nella Coppa Shell togliendosi anche delle belle soddisfazioni. In questa stagione ha ottenuto buonissimi risultati e si è difesa con le unghie con i denti in pista. Sono arrivati dei podi a testimoniare la forza di Manuela ma ciò che le ha permesso di concludere quarta nella classifica generale è stata la costanza che ha tenuto per tutto l’anno. Difficilmente si è trovata fuori dai primi cinque battagliando quasi sempre per le posizioni di vertice. I due apici li ha trovati in Francia al Paul Ricard in Gara 2, ottenendo il secondo posto e poi all’Hungaroring sempre nella seconda corsa del weekend arrivando terza.

Step by Step

Passando alle ruote scoperte si parla di Maya Weug. Prima ragazza ad entrare nella Ferrari Driver Academy, giovanissima dopo aver vinto il contest Rising with the stars, organizzato dalla commissione FIA Women in Motorsport. Non è stata una stagione facile per la giovane olandese, ma di sicuro apprendimento. La competizione è alta, soprattutto per il numero di macchine in pista e il campionato è tosto. Un passo avanti dalla stagione precedente è stato fatto e quest’anno qualche soddisfazione Maya l’ha raggiunta. In nove gare è andata a punti rientrando nei primi dieci e totalizzando un totale di 36 punti finali. Poco ma certo che per Maya non sia abbastanza e stia già pensando alla prossima stagione e a dove migliorare performance e risultati. Il tempo è dalla sua parte e anche il talento, che indubbiamente c’è. Serve solo costanza ma fa parte di un processo di crescita attraverso quale tutti i piloti devono passare per diventare grandi.

Maya Weug ad Imola per le gare Aci Sport di inizio maggio. Primo appuntamento stagionale per la Formula 4 italiana 

Credits to: Marco Montrone

Switch

Tempo di bilanci e decisioni per guardare al futuro di Iron Dames che hanno deciso di terminare in bellezza la stagione. Cambio di marchio e passaggio dal Cavallino al Toro in occasione delle Finali Mondiali Lamborghini di Portimao. Michelle Gatting e Doriane Pin hanno ottenuto una Wild Card per correre nel Super Trofeo che le vede protagonista in questo primo weekend di novembre. Un indizio per il futuro? Al momento solo ipotesi e considerazioni ma niente può essere dato per scontato. Nemmeno la loro velocità o la loro fame che le ha portate ad essere la prima line up al femminile a conquistare la Pole Position nel monomarca della casa di Sant’Agata Bolognese e il podio con un secondo posto in Gara 2.

Altro giro altra corsa, o meglio altra gara altro record. Una storia che continua e francamente non annoia mai!

Sarah Bovy, Doriane Pin e Michelle Gatting dopo la vittoria nella 4h di Portimao European Le Mans Series – Copyright: YouTube, Doriane Pin

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