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Il Semaforo Rosa – La nuova alba della MotoGP

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mediahouse.ducati.com


Tra i campionati più importanti manca solo il motomondiale ad aprire le danze. SBK, Formula 1, WEC e IMSA sono già iniziati, ma il tempo sta per scadere e già da oggi con le consuete attività media partirà anche il primo fine settimana della MotoGP. Da domani invece il via all’azione in pista. Già la pista, perché dopo più di 15 anni cambia il tracciato inaugurale del mondiale. Losail, circuito di Doha, in Qatar non è disponibile per i lavori che serviranno ad ospitare anche la Formula 1 e quindi, ad eccezione del 2020 in cui il campionato è iniziato a luglio a Jerez, per la prima volta dal 2007 la stagione non prenderà il via in Medio Oriente ma dalle coste europee che guardano l’atlantico, dal Portogallo, a Portimao. La pista andalusa al terzo anno in calendario, entrata nell’anno del Covid per creare un numero sufficiente di tappe che consentissero di impostare il calendario, è pronta ad ospitare il debutto stagionale del motomondiale dopo che l’ultima sessione di test prestagionali è avvenuta proprio tra i saliscendi portoghesi.

Si, ripartiamo da lì. Le ultime prove prima del primo fine settimana ufficiale di gara ci hanno lasciato ad uno strapotere Ducati, che sembra essere la moto, non la squadra, più in forma. Questo perché la GP23 funziona bene nelle mani di tutti dal team ufficiale a quelli clienti e anche chi ha una versione meno recente della Rossa di Borgo Panigale ha dimostrato di saper stare al passo dei migliori. Ad oggi gli unici in grado di poter almeno provare a contrastare il dominio della Motor Valley sembrano le Aprilia, con Vinales apparso molto forte sul ritmo gara e Aleix sempre nelle posizioni di testa e la Yamaha con Fabio Quartararo che sembra essersi “Marquezizzato” sulla moto di Iwata. Ad oggi “El Diablo” è l’unico che riesce a guidare in modo competitivo e ad impensierire i suoi rivali. A causa della mancanza di un team clienti che per Yamaha non esiste più, l’unico ago della bilancia che abbiamo è Morbidelli, che comunque è apparso più veloce delle scorse stagioni, ma ancora lontano dal suo compagno di squadra. Il punto interrogativo rimane Honda. Marquez superati i problemi al braccio sembra pronto a riprendere lo sviluppo della Honda e a riportarla ai vertici, consapevole che ci vorrà tempo soprattutto anche dopo le ultime dichiarazioni di Pol Espargarò: “Honda ha fermato l’evoluzione con l’infortunio di Marquez”. Questo era anche facile da intuire, non che prima fosse una moto duttile a tutti, però Marc ci metteva una pezza facendola volare. Joan Mir invece è ancora alle prese con l’adattamento alla moto alata che sicuro gli richiederà del tempo, ma vedremo se il talento maiorchino riuscirà a trovare la quadra rispetto ai suoi predecessori.

Marc Marquez e Fabio Quartararo in azione a Portimao durante gli ultimi test prestagionali – credits to motogp.com

Le altre incognite sono la KTM e i vari cambi di casacca che si vedranno sulla nuova griglia. La casa austriaca ha raccolto ancora poco, molto poco per pensare di impensierire i vertici della MotoGP. Il cambio di rotta sperano arrivi insieme a Jack Miller, new entry nella casa dei tori che è pronto a rimettersi in gioco dopo l’esperienza in Ducati. Il Team clienti Gas Gas invece ha accolto Pol, di rientro in KTM dopo i due anni in Honda e Augusto Fernandez, unico Rookie della stagione e fresco campione del mondo Moto2. Il padrone di casa del primo round, Miguel Oliveira, invece ha scelto di cambiare moto e lasciare la casa austriaca per approdare nel team RNF che a sua volta è passato da Yamaha ad Aprilia. Al suo fianco Raul Fernandez.

 

Miguel Oliveira in sella alla sua Aprilia del team clienti RNF durante i test a Portimao, pista di casa sua – credits to motogp.com

La situazione più interessante e avvincente da tenere sott’occhio è senza dubbio la squadra ufficiale Ducati che sembra nella classica situazione di due galli e un solo pollaio. Con l’arrivo di Enea Bastianini stavolta a Borgo Panigale schierano una coppia di cavalli di razza per puntare sempre più in alto. Così è molto probabile che la lotta per il titolo, a meno di avversari esterni, si giochi in casa. Pecco si vuole riconfermare e predica calma perché il mondiale è lungo, “La Bestia” vuole sfidare il suo compagno e puntare al bottino grosso. Sicuro al nuovo arrivato la tenacia non manca e Bagnaia potrà confrontarsi con un pilota che gli darà del filo da torcere, consapevole che il bis è sempre più difficile della prima conquista, anche se già lo scorso anno non si era reso la vita facile rimontando ben 91 punti a Quartararo. Gli occhi di tutti sono puntati su di loro, mentre gli altri ducatisti da Zarco e Martin, Marini, Bezzecchi, A. Marquez e Di Giannantonio saranno pronti a prendersi la loro scena sapendo di cavalcare un cavallo molto potente.

Insomma il teatro si sta per riempire, gli attori sono pronti ad andare in scena e il sipario sta per aprirsi. Ora non resta che sedersi comodi, aspettare i semafori del via e godersi, magari con accompagnamento gradito di popcorn, tutto lo spettacolo del Motomondiale.

Enea Bastianini in pista a Portimao in vista della prima gara stagionale – credits to Ducati House Media

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