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Calcio

Svezia vs Italia 1 a 0: la cronaca del match – 11 nov

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Che figuraccia!

Nella partita d’andata di playoff, valida per la qualificazione ai Mondiali di calcio, la nostra Nazionale italiana esce sconfitta per 1 a 0 contro la Svezia. Finalmente o purtroppo i nodi vengono al pettine. Gli Azzurri dimostrano che non è un caso essere arrivati fino a questo punto. Inoltre, il lavoro svolto dal tecnico Ventura non può più essere visto come un progetto a lungo termine, perché quel progetto rischia di terminare invece molto presto. Niente è ancora scritto, ma l’Italia è ad un passo dall’esclusione dal Mondiale.
Ma ripercorriamo i momenti salienti di questo match maschio e molto fisico, ricco anche di sfortune per gli italiani.
Pronti via e la partita si trasforma in corrida. Venti secondi e Toivonen usa il gomito alto su Bonucci, procurando un taglio sul naso del centrale e la reazione imbufalita degli italiani. La partita si accende e l’arbitro fatica a tenerla in mano. La prima occasione dell’incontro e a favore degli ospiti, con la grande incornata di Belotti che si spegne a lato clamorosamente fuori misura. Ma i padroni di casa rispondono subito all’ottavo, con la botta dal limite dell’area di Toivonen: tiro che fa la barba al palo e mette i brividi agli italiani. Gli uomini di Ventura soffrono la fisicità degli avversari, partiti con un ritmo forsennato! I padroni di casa cercano inoltre di mettere il match sul piano dell’agonismo e della rissa. Gli Azzurri si mostrano ingenui, come nel caso di Verratti: ammonito per un fallo ingenuo. Tutto questo favorisce solamente la Svezia che raddoppia e triplica su ogni maglia azzurra, tra l’entusiasmo dell’eccitatissimo pubblico di casa. Il primo tempo scorre tra gli incubi italiani e la passione scandinava sotto gli occhi di Zlatan Ibrahimovic, presente in tribuna. I primi 45 si concludono dunque a reti bianche.
Giampiero Ventura sprona i suoi e gli effetti si vedono immediatamente nei primi minuti del secondo tempo.
Al 48′ Candreva prende l’iniziativa, rientra sul destro e calcia potente nel sette del primo palo, dove trova l’intervento con i pugni del portiere Olsen. Il buon fraseggio degli Azzurri sembra portare i propri frutti, ma il fine gioco degli ospiti viene ben presto interrotto dalla brutalità degli interventi svedesi, che a volte superano il limite del consentito. Il direttore di gara però grazia gli scandinavi.
La Svezia prende sempre più coraggio e si spinge anche nell’area italiana, finché, al 61′, arriva la beffa. Rimessa del rossoblù Emil Krafth (uno dei migliori in campo), Chiellini anticipa una maglia gialla, ma la palla arriva sui piedi di Johansson. Il neo entrato va al tiro, trova la deviazione decisiva di De Rossi e segna l’1 a 0! L’incredulità regna sovrana tra il popolo italiano. Non può essere così brutta la Nazionale! Tutto questo non può essere realtà, e invece è “tutto vero”…
La reazione italiana arriva però molto in fretta. L’orgoglio azzurro aumenta i giri delle gambe, la velocità di gioco e l’ispirazione dei calciatori. E al 70′ i ragazzi di Ventura sono molto sfortunati quando Darmian centra un palo clamoroso! La malasorte spegne a poco a poco gli Azzurri che non riescono più a reagire, mentre il pubblico svedese e i giocatori in maglia gialla sono un tutt’uno a formare il bunker anti-Italia. La corazzata scandinava regge, aiutata da un’Italia incapace di organizzare un attacco adeguato e organizzato. Grande responsabilità va attribuita alle punte centrali Belotti e Immobile, entrambi incapaci di aggredire gli spazi, di muoversi per creare suggerimenti e totalmente avulsi dal gioco. La partita termina così per una rete a zero in favore dei padroni di casa. La Svezia sa che il ritorno a San Siro sarà tutt’altro che semplice e che la qualificazione rimane complicata e improbabile. Tuttavia, gli svedesi hanno colpito duro gli italiani, che adesso hanno paura, sono feriti.
L’Italia trema, non ha più sicurezze, non ha più scuse. Il Mondiale di Russia non è più una certezza. Potremmo parlare di tutto ciò che non ha funzionato in questa partita, ma spenderemmo tempo ed energie probabilmente senza alcuna utilità.
Tutto ciò che conta ora è vincere il ritorno di playoff e qualificarsi ai mondiali. E per riuscirci non bisognerà aggrapparsi a schemi o formazioni, ma solamente alle qualità dei nostri giocatori e soprattutto al cuore tricolore, alla passione italiana!

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