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Calcio

Il punto sulla serie A – VII giornata – 6 ott

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scudettoCerto è che a fare dei pronostici o azzardare previsioni in questo campionato è davvero un mestiere pericoloso. Ma grazie a questa incertezza possiamo gustarci un po’ di equilibrio e sana follia. Sempre con la convinzione che non sarà una “liga” spettacolare ma è pur sempre un evento di grande interesse e in crescita.

Un turno davvero ricco di spunti il settimo, dopo una settimana di coppe, che ha visto vittoriose in serie A le compagini che rappresentano il tricolore in Europa.

Partiamo dalla capolista Fiorentina, che non si trovava in quella posizione dall’annata targata Trapattoni e Edmundo nel lontano 1998/1999. Regolata l’Atalanta i viola sono meritatamente in testa confermandosi un team solido e che sviluppa un calcio che risulta ad oggi essere convincente.

Segue l’Inter che dopo i primi 15 punti fatica un po’ a ritrovare convinzione nei mezzi ma soprattutto un sistema di gioco. I nerazzurri impattano con una Sampdoria che con il trio delle meraviglie (Eder, Muriel e Soriano) può davvero ambire ad una stagione più che soddisfacente, nonostante abbia dei limiti evidenziati anche nei match precedenti.

Sul trampolino di lancio e sulle ali dell’entusiasmo il Napoli di Sarri, che è la squadra che ad oggi offre forse il calcio più spettacolare. Gli azzurri tramortiscono un Milan in piena crisi esistenziale che sembra navigare a vista in campo e fuori dal campo, senza una progettazione a lungo termine ormai da tempo immemore. Si potrebbe dire molto sui rossoneri ma quello che viene più spontaneo sperare per un tifoso del Diavolo sarebbe davvero che avvenisse una rivoluzione nella società perchè di ricordi nel calcio non si vive ma soprattutto la squadra paga i vizi della proprietà che non ha una visione chiara e che ha speso tanto e male.

Scrivevo del Napoli lodandone il gioco, ma menzione in questo senso va fatta anche per la Roma che pur con “difetti di fabbrica” (forse anche solo comportamentali) quando gioca lo fa e bene almeno a livello stilistico. Troppi i gol subiti, chiaramente, ma se guardiamo all’estetica le partite dei giallorossi non deludono.

Torna alla vittoria la Juventus (nel big match per noi cuoricini felsinei) contro il Bfc. Un tempo davvero buono per i ragazzi di mister Rossi che mettono paura ai Campioni d’Italia allo Stadium con il solito Mounier. Poi ha la meglio il tasso tecnico e la supremazia territoriale dei bianconeri che alla fine meritano i primi tre punti della stagione in casa in campionato.

Sorgono tanti dubbi in casa rossoblù tra i quali il più preoccupante (almeno per chi scrive) è la tenuta atletica che non permette alla squadra di “tenere botta” per più di tre quarti d’ora.

Il tre punti del Carpi con Sannino in panchina sono una delle sorprese del fine settimana: ila vittoria al Braglia con un Torino forse un po’ presuntuoso sono un segnale incoraggiante per i biancorossi emiliani, che hanno trovato in Borriello un giocatore davvero importante.

Sorride mister Stefano Pioli che dopo un avvio altalenante sta riportando i biancazzurri romani ai livelli apprezzati lo scorso anno e per ora la classifica sorride.

Udinese, Genoa, Chievo e verona si dividono la posta ma in conclusione vorrei sottolineare lo stop del Sassuolo ad Empoli che perde l’imbattibilità stagionale: dato questo che presta il fiato al ragionamento sull’equilibrio del torneo. Nessuna delle 20 formazioni che militano in serie A ha uno zero nella colonna “sconfitte”: se non è equilibrio questo…

Ci fermiamo una settimana, per la sosta nazionali.
Il punto sulla serie A torna tra quindici giorni.

Buon campionato a tutti e tutte!

Il Direttore

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