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Esclusiva 1000cuori: Il Montrèal di Saputo a un passo dalla storia – 23 apr

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A un passo dalla gloria: ecco dove si trova il Montrèal Impact di Joey Saputo, squadra “cugina” del Bologna in quanto ne condivide lo stesso proprietario. I canadesi, nella notte appena trascorsa, hanno conquistato un risultato d’oro che li porta a questo punto vicinissimi allo scrivere la storia del calcio nord-americano e che allo stesso tempo ha più di un significato. Nel prestigioso “Estadio Azteca” di Città del Messico, infatti, il team canadese si trovava a giocarsi la finale d’andata della CONCACAF Champions League 2015 e partivano con gli ovvi sfavori del pronostico: solo una volta un club della MLS era arrivato in finale, perdendo. Gli uomini guidati da Frank Klopas non si sono fatti intimidire dall’incredibile folla di 105.000 spettatori giunti per la maggior parte a sostenere i padroni di casa del Club Amèrica.

Schierati con un prudente 4-5-1 dove in difesa spicca il belga Ciman e a centrocampo gli argentini Piatti e Romero, lo scozzese Mallace e l’inglese ex-West Ham e Aston Villa Nigel Reo-Cocker, i “Saputo Boys” controllano la gara per poi tentare di colpire con la punta ghanese (ma da un decennio negli States) Dominic Oduro. Funziona: dopo un paio di tentativi dei messicani conclusi sull’esterno della rete ecco il vantaggio ospite al 16° minuto, quando è proprio Oduro a mettere un pallone in mezzo rasoterra. Velo pregevole dell’americano Duka e Piatti gira in porta di destro gelando l’Azteca. Festeggiando, la mezzapunta trentenne vista in Italia dal 2010 al 2012 con la maglia del Lecce solleva la maglia mostrando una dedica al nonno. Il gol subito scuote il Club Amèrica, che riparte con rabbia: pochi minuti dopo il pallone arriva a bordo area a Rubens Sambueza che piazza il pallone con precisione, ma il portiere dei canadesi Bush con un tuffo prodigioso evita il gol. I messicani spingono ma si espongono al contropiede ospite, che intorno alla mezz’ora potrebbero raddoppiare: fuga di Piatti palla al piede, l’argentino copre più di metà campo con Oduro che cerca di farsi vedere ma che viene ignorato, dribbling e poi pregevole pallonetto sul portiere in uscita ma la palla esce fuori di un niente. È un peccato perché il 2 a 0 avrebbe probabilmente chiuso la gara.

Il secondo tempo vede il Club Amèrica – che passa dal 4-4-2 al 4-3-3 – spingere sempre di più e il Montrèal chiuso quasi nella sua area di rigore: Bush si supera in alcuni interventi, e quando non ci pensa lui è la traversa a fermare una botta di esterno sinistro di Sambueza che meritava forse miglior sorte. Dopo un altro paio di tiri che escono per un niente, i messicani pareggiano proprio nelle battute finali: all’89° minuto Oribe Peralta, entrato a inizio secondo tempo in luogo di Martinez, svetta più in alto di tutti su una punizione battuta dalla sinistra ancora dall’ottimo Sambueza. Bush non può farci niente, è il pareggio. E non è finita: nel recupero c’è ancora tempo per una clamorosa doppia occasione per i messicani, caricati dal gol, con Martín Zúñiga che gira al volo un pallone arpionato all’altezza dell’area piccola. Bush riesce ancora a respingere d’istinto, il pallone finisce però sui piedi di Peralta che da pochi metri spara altissimo. C’è tempo ancora per un paio di tiri dei messicani che però trovano il portiere originario dell’Ohio prontissimo, poi la gara si conclude. 

Per il Montrèal un pari importantissimo: peccato per la vittoria sfumata proprio nel finale, anche se a fronte di quanto visto nei 90 minuti ai messicani potrebbe andare persino stretto il pareggio vista la quantità di occasioni prodotte. Le statistiche – che tanto piacciono agli americani – sono infatti impietose: 67% di possesso palla ai padroni di casa, che hanno tirato 28 volte (9 nello specchio) contro le 4 occasioni (2 nello specchio) capitate agli uomini di Saputo. Migliore in campo senza dubbio il portiere di Montrèal Evan Bush, agli Impact dal 2011 e autore di almeno quattro interventi decisivi. In vista della gara di ritorno però i canadesi dovranno fare a meno di lui: era diffidato ed è stato ammonito. Al suo posto Frank Klopas dovrebbe schierare la riserva, John Smiths, che agli Impact gioca in prestito dall’Edmonton.

Frank Klopas (allenatore): “È ovviamente un buon risultato, ma sappiamo che non è finita. Sono orgoglioso della mia squadra, e al ritorno saremo pronti a giocare una gara ancora migliore”

Nigel Reo-Cocker: “Penso che sia stata una grande cosa per noi, non era un posto facile dove venire a fare risultato. A momenti abbiamo giocato un buon calcio e ci siamo dimostrati all’altezza come squadra”

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