Seguici su

Calcio

Road to Brazil 2014: gli elvetici ai raggi X

Pubblicato

il


Una sola minuscola macchia inquinò la perfezione del trionfo ispanico ai Mondiali di Sudafrica 2010: lo scivolone all’esordio contro la Svizzera. Grazie ad una rete dell’ex meteora del Chievo Gelson Fernandes, gli elvetici inflissero la prima ed unica sconfitta alla nazionale spagnola nell’intero torneo, poi portato a termine nel migliore dei modi dalle Furie Rosse, che peraltro subirono soltanto un’altra rete, quella siglata dal cileno Millar sempre nella fase a gruppi. Oltre a Spagna, Svizzera e Cile, di quel gruppo faceva parte anche l’Honduras, che, bloccando i rossocrociati sul pari nell’ultimo incontro del girone, ne sancirono l’esclusione dagli ottavi di finale. Il conto in sospeso Hitzfeld e i suoi ragazzi potranno già saldarlo in Brasile, dove gli honduregni saranno inseriti nel Gruppo E, lo stesso di Francia, Ecuador e, appunto, Svizzera.

A differenza dei transalpini, prima forza del girone, la nazionale biancorossa non ha dovuto giocarsi i play-off per guadagnare l’accesso alla prossima rassegna iridata, avendo dominato nel corso delle qualificazioni in un gruppo più che agevole, in cui l’Islanda, seconda classificata, ha chiuso a ben 7 lunghezze dal primo posto. Sette vittorie, due pareggi e zero sconfitte è l’ottimo score raccolto degli elvetici nel Gruppo E, un bottino che Ottmar Hitzfeld, lo stratega tedesco al timone della nazionale dal 2008, ha tutte le carte in regola per poter rimpinguare nella terra del samba, dove l’obiettivo minimo non potrà che chiamarsi Ottavo di finale.

 

Per farlo, alla Svizzera occorrerà il miglior Diego Benaglio.  Ha chiare origini italiane, milita nel Wolfsburg, formazione di cui indossa la fascia di capitano, e da tempo si distingue come uno degli estremi difensori più affidabili della Bundesliga. Dal 2006 ad oggi ha difeso la porta della propria nazionale già 53 volte, numero che, a giudicare dai suoi soli trent’anni, è destinato a lievitare di parecchio. Il suo carisma costringerà alla panchina il venticinquenne Yann Sommer, il cui valore di mercato è in costante crescita in virtù delle sue prestazioni maiuscole con la casacca del Basilea.

 

Arcigno, muscolare e grintoso, il quadrato svizzero pronto a difendere con le unghie e con i denti il fortino di Benaglio maschererà qualche carenza tecnica con un buon surplus di esperienza e cattiveria agonistica. Guida del reparto arretrato sarà lo juventino Stephan Lichtsteiner, arretrato da Hitzfeld di qualche metro rispetto alla posizione nella quale lo suole schierare Antonio Conte. Sessanta caps con la nazionale, l’ex Lazio è senza dubbio l’elemento dotato di maggiore caratura tecnica nella difesa svizzera. Accanto a lui dovrebbero giostrare lo stopper del Palermo Steve von Bergen e Johan Djourou, trasferitosi in estate dall’Arsenal all’Amburgo con la formula del prestito con diritto di riscatto. Completa il quartetto difensivo Ricardo Rodriguez, terzino di spinta classe ’92 nonché compagno di club di Benaglio. Con loro voleranno in Brasile anche l’esperienza delle cinquanta presenze in nazionale di Philippe Senderos (Fulham) e la freschezza dei giovani emergenti Fabian Schär (Basilea) e Michael Lang (Grasshoppers).

 

Il reparto che darà maggiormente problemi di abbondanza ad Ottmar Hitzfeld sarà con ogni probabilità il centrocampo, dove giganteggia il trio napoletano costituito da capitan Gökhan Inler (ben 70 presenze), Blerim Džemaili (30) e Valon Behrami (45). Saranno le loro geometrie, i loro inserimenti e la loro proverbiale grinta, unitamente ai dribbling dell’imprendibile furetto del Bayern Monaco Xherdan Shaqiri (classe ’91 ma già a quota 30 con la maglia rossocrociata),a determinare in buona parte le sorti degli elvetici ai prossimi Mondiali. A dispetto di tanta concorrenza, saprà dire la sua anche il ventunenne mediano del Borussia M’Gladbach Granit Xhaka, prezioso frangiflutti quasi sempre schierato nelle qualificazioni.

Altrettanto preziose, magari a partita in corso, potrebbero risultare anche le accelerazioni di Valentin Stocker, ventiquattrenne ala mancina del Basilea, e la classe del trequartista Tranquillo Barnetta, le cui 72 presenze in nazionale ne fanno il più esperto calciatore della rosa.

Se il centrocampo si rivelerà all’altezza delle aspettative, sarà facile prevedere al Mondiale brasiliano una Svizzera in formato outsider.

 

L’attacco è il vero punto debole di questa nazionale. I nomi dei bomber non sono roboanti come quelli dei colleghi centrocampisti e, soprattutto, spaventano decisamente poco, come dimostrano i soli tre gol messi a segno in tutto dalle sei punte scese in campo nelle sfide di qualificazione. In rete sono andati i soli Mario Gavranović (2) e l’ex Fiorentina Haris Seferović (1), che in due hanno segnato quanto il difensore Schär, capocannoniere della squadra con 3 centri. Numeri preoccupanti, anche alla luce del fatto che i sopracitati centravanti più i vari Mehmedi  (Friburgo), Emeghara (Livorno), Drmic (Zurigo) e Derdiyok (Hoffenheim, 46 presenze e 8 gol in nazionale) hanno affrontato difese ballerine come quella cipriota, quella slovena o quella albanese. Se non sono andati a segno contro di loro, figurarsi lo spavento che possono suscitare in Lloris, Evra, Koscielny e soci.

 

SVIZZERA

 

ROSA DEI CONVOCABILI

 

PORTIERI: Diego Benaglio, Yann Sommer, Marco Wölfli.

 

DIFENSORI: Johan Djourou, Timm Klose, Michael Lang, Stephan Lichtsteiner, Fabian Lustenberger, Michel Morganella, Ricardo Rodriguez, Fabian Schär, Philippe Senderos, Steve von Bergen, Reto Ziegler.

 

CENTROCAMPISTI: Tranquillo Barnetta, Valon Behrami, Blerim Džemaili, Gelson Fernandes, Fabian Frei, Gökhan Inler, Pajtim Kasami, Pirmin Schwegler, Xherdan Shaqiri, Valentin Stocker, Granit Xhaka, Steven Zuber.

 

ATTACCANTI: Nassim Ben Khalifa, Eren Derdiyok, Josip Drmic, Innocent Emeghara, Mario Gavranović, Admir Mehmedi, Haris Seferović.

 

COMMISSARIO TECNICO

 

Ottmar Hitzfeld

 

STATISTICHE GIRONE DI QUALIFICAZIONE

 

Gruppo E: Svizzera (24), Islanda (17), Slovenia (15), Norvegia (12), Albania (11), Cipro (5).

 

Saldo: 7 vittorie, 2 pareggi, 0 sconfitte

Gol fatti: 17

Gol subiti: 6

Marcatori: Schär (3), Gavranović, Inler, Lichtsteiner, Shaqiri, Xhaka (2), Barnetta, Džemaili, Lang, Seferović (1).

 

GIRONE MONDIALE

 

Gruppo E: Svizzera, Francia, Ecuador, Honduras

 

COMPETIZIONI INTERNAZIONALI

 

Mondiali: 3 Quarti di finale (1934, 1938, 1954), 2 Ottavi di finale (1994, 2006).

Europei: 3 Primo turno (1996, 2004, 2008)

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

adv
adv

Facebook

adv