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Calcio

Qatar 2022, 70 “italiani” impegnati al Mondiale. Tre arrivano dalla Serie B

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A 3 giorni dall’apertura ufficiale del Mondiale, la Serie A si riscopre top tra i campionati nel mondo e dunque europei. In un periodo in cui spesso viene messa in evidenza la carenza di qualità che ha costretto la Serie A a vedersi ridimensionata al cospetto di un colosso come la Premier o di fronte alla qualità delle due big della Liga Spagnola, il massimo campionato italiano si riscopre top: prima l’approdo di ben tre italiane agli ottavi di finale di Champions League, e ora, nonostante l’assenza dell’Italia in Qatar, il posizionamento come quarto campionato che “donerà” più giocatori alla rassegna iridata.

La Serie A manderà, infatti, in Qatar 67 giocatori, ai quali l’Italia del calcio, allargata alla Serie B, aggiunge altri 3 giocatori provenienti dalla Serie B (Walid Cheddira nel Marocco dal Bari, Kamil Glik nella Polonia dal Benevento e Fran Karacic nell’Australia dal Brescia).
L’Italia si trova così a fare i conti con una crisi che è, in realtà, solo quella del talento “italiano”, il 70 giocatori mandati dai due massimi campionati italiani rappresentano, come detto, il quarto numero più alto di contributo alla manifestazione e alle Nazionali che vi partecipano. Il tutto, senza poter contare sui circa 20 Azzurri non qualificati per la manifestazione. A guidare questa classifica, come era scontato che fosse vista la disponibilità economica dei suoi club, c’è la Premier League e l’Inghilterra in generale. Dalla Terra d’Albione arriveranno oltre 160 giocatori, per la precisione 164, che rappresentano circa il 20% del totale dei convocati al Mondiale. Ad una distanza ragguardevole segue la Spagna con quasi la metà del contributo, sono 86 i giocatori prestati alle squadre impegnate in Qatar, mentre appena sopra l’Italia ecco la Germania che con i suoi 81 si piazza di poco davanti all’Italia. Una differenza tra Italia e l’accoppiata Spagna-Germania evidentemente segnata dalla mancata qualificazione della squadra di Mancini.

Insomma, ci sono degli aspetti positivi dai quali ripartire: il campionato italiano rimane ancora oggi attraente e nonostante non abbia le stesse disponibilità di altri, riesce comunque a produrre elementi importanti per le squadre Nazionali.

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