Bologna

Auguri Rossoblù: Adailton – 24 gen

Pubblicato

7 anni fa

23 Gennaio 2017

Idoli calcistici.

Giocò, tra le altre, al Paris Saint – Germain: non quello che conosciamo oggi, quello pieno di soldi arabi, accozzaglia (anche se le cose sembrano essere cambiate da qualche stagione a questa parte) di giocatori fenomenali che, a prima vista, sembrano inconciliabili. Giocò con Jay – Jay Okocha, talmente forte che il suo nome lo si dice due volte. Al suo arrivo in Italia, avvenuto grazie al Parma, lo si riteneva addirittura più forte di Ronaldo e Romario, non proprio gli ultimi arrivati. Imparò a battere le punizioni da Zico, uno che qualcosina, sotto quel punto di vista, poteva insegnare. Giunto in terra ducale, Carlo Ancelotti gli preferì, addirittura, Roberto Baggio, non propriamente l’ultimo arrivato. Ma allora, cosa diamine è andato storto nella carriera di un giocatore che, tra le altre cose, non è mai riuscito a debuttare con la Nazionale maggiore brasiliana? Uno dei più grandi misteri del Calcio italiano di quel periodo. Esploso a Verona, dove rimarrà ben 7 anni, toccata e fuga a Genova sponda rossoblù, idolo delle folle a Bologna dove, si sa, i calciatori brasiliani tecnicamente dotati sono sempre ben visti. Difficile dimenticare quella tripletta proprio a Genova, con Lui e Suazo veri e propri mattatori del pomeriggio. Partita splendida, tre gol e la stessa esultanza di sempre: bacio al pugno chiuso, braccio sinistro al cielo, delirio sugli spalti. Giocatore raffinato, molto tecnico e capace di giocate che, in quel Bologna, in pochi erano in grado di fare con la stessa semplicità. Trascinò la squadra in A assieme ad un altro idolo fanciullesco, Massimo Marazzina, Il Conte Max, attaccante spietato in cadetteria, chiuso da un fenomeno in Serie A. Oggi Adailton compie 40 anni e noi non possiamo far altro che augurargli un felice compleanno, ricordandoci i suoi splendidi momenti con la casacca rossoblù indosso. Chiedendoci, una volta di più, come ha fatto a non sfondare nel Calcio che conta.