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Rdc – Bologna tra alti e bassi: ora bisogna uscire dalla crisi – 8 Nov

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Siamo arrivati alla quarta sconfitta consecutiva, e se le prime tre, con Atalante, Lazio e Roma, si potevano anche preventivare, la caduta di sabato sera contro il Crotone rimane un boccone veramente amaro da deglutire per i tifosi rossoblu. Quello che preoccupa di più però, e che riporta Marcello Giordano sul Resto del Carlino di oggi, è che sembra il solito andamento delle ultime stagioni firmate Donadoni: buona partenza, poi momento di flessione anche preoccupante, e infine una serie di risultati buoni che permettono di portare la nave in porto a fine campionato.

Fu proprio una crisi a portare il tecnico bergamasco sulla panchina del Bologna: appena due vittorie in otto partite, e Delio Rossi pagò con l’esonero. Da lì in avanti, il vento sembrava cambiato, con il Bologna che stupiva domenica dopo domenica, viaggiando al ritmo di due punti a partita. Tutto questo fino a Marzo. Sì perché poi arrivò l’infortunio di Destro, fino a quel momento assoluto protagonista insieme a Giaccherini, e la macchina felsinea si inceppò di colpo. Prestazioni mediocri, sconfitte, e anche qualche tonfo (6-0 contro il Napoli al San Paolo), finchè poi, verso il finale di stagione, non arrivò qualche risultato positivo che permise alla squadra di concludere in maniera tranquilla il campionato, nonostante la squadra avesse chiaramente staccato la spina sul finire di stagione.

 

L’anno scorso il discorso fu per certi versi simile. Partenza buona con 10 punti in 6 gare, ma poi arrivò la solita crisi, e le certezze del Bologna iniziarono a scricchiolare. Quattro sconfitte e una vittoria tra fine Ottobre e inizio Dicembre avevano rimandato ancora una volta il famoso salto di qualità e, anche in quel caso, furono gli infortuni prima di Destro poi di Verdi a dare il via a questo periodo di appannamento. In quel caso ci pensò un uomo d’esperienza a guidare il Bologna: Blerim Dzemaili, trascinatore contro Pescara, Torino e Crotone, che riuscì a guidare i compagni verso una salvezza tranquilla. Ma, come detto, non verso il salto di qualità, perché di fronte agli esami di maturità, il Bologna dello scorso anno si era sciolto come neve al sole. Purtroppo, l’inizio di questa stagione ricorda tremendamente quello dell’anno scorso, per questo bisogna riuscire al più presto ad invertire la rotta e, fatto questo, evitare un’altra flessione intorno a Marzo. Iniziando magari a registrare l’attacco, che come negli anni scorsi, rimane uno dei peggiori della Serie A.

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