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Donadoni: “Vincere col Chievo per fare un salto in avanti in classifica” – 21 Dic

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Battere il Chievo per proiettarsi in zone di alta classifica e cancellare la brutta sconfitta contro Juventus. Si potrebbe riassumere così la gara contro la squadra di Maran nell’anticipo della diciottesima giornata. E Donadoni torna proprio sulla gara di domenica scorsa. “Contro la Juventus non siamo stati bravi ad accorciare in avanti. Questo vuol dire che nel momento in cui Pulgar fa una scelta diversa, bisogna essere bravi anche con i difensori ad andare a scalare in avanti a seconda della zona di campo in cui ci si trova. Se l’azione parte da dietro, cioè dalla difesa, è un discorso che riguarda più Destro. Mentre a centrocampo riguarda Pulgar. Un conto è giocare con un avversario che adotta il 4-3-3. Un altro è farlo contro chi usa il 4-3-1-2. Come il Chievo ad esempio, con Birsa che gioca dietro le punte. Questo costringe il nostro metodista a stare più indietro. E gli consente meno di andare a contrastare Radoanovic, che gioca davanti la difesa. Se la squadra riesce ad essere corta in 25 metri, si può adottare questa strategia. Ma se la squadra si allunga questo toglie incisività alla pressione. Il Chievo è un avversario non facile da affrontare Hanno esperienza e vorranno riscattarsi, dopo una sconfitta. Ma è quello che vogliamo fare anche noi. Per fare questo sarà fondamentale commettere meno errori possibili e avere grande determinazione. Dobbiamo metterci alle spalle la sconfitta con la Juve, soprattutto dal punto di vista mentale. Adesso testa al Chievo, anche perché tre punti a Verona ci permetterebbero di fare un bel salto in avanti in classifica. Questo deve essere uno stimolo in più. La sconfitta di San Siro, contro il Milan, lascia un po’ di amaro in bocca. Potevamo ottenere un risultato positivo. Ma questo ci deve far comprendere che limare i piccoli dettagli fa la differenza. Condivido il dispiacere del Presidente per quella sconfitta e per quella con la Juventus. Un dispiacere che condividono anche i ragazzi”. Poi, a chi gli chiede del suo rapporto attuale con Destro, risponde: “Non è cambiato niente né da parte mia, né da parte sua. Ogni calciatore manifesta la delusione a suo modo. Il suo sorriso non era certo un segno di felicità, ma piuttosto di frustrazione”.

 

DUBBI DI FORMAZIONE. Donadoni non avrà a disposizione Palacio, ma guarda con ottimismo al recupero di Di Francesco.Oltre a Rodrigo non abbiamo particolari problemi. Eccezion fatta, ovviamente, per Avenatti. Sta lavorando molto bene e sta ritrovando la condizione. Di Francesco? Molto probabilmente lo porteremo in ritiro con noi. Non è ancora idoneo per scendere in campo. Ma le risposte che ha dato in termini fisici ci danno buone sensazioni”. Mentre, per quel che riguarda l’undici titolare sono due i dubbi del mister rossoblù. Se gioca Mirante? Non ci sono particolari problemi da questo punto di vista. Per il resto ho un paio di dubbi. Voglio valutare bene alcune situazioni. Molto dipenderà dall’allenamento odierno. Mentre Falletti sta facendo bene. Che possa partire titolare la vedo difficile”.

 

MERCATO. Intanto, oltre al campo c’è anche il mercato. “Verdi? Le dichiarazioni di Saputo sono state fatte nel rispetto dei ruoli. La sua situazione è stata chiarita anche da Fenucci e Bigon. Adesso si valuterà. Da parte del ragazzo, mi sembra che ci sia stato un discorso molto chiaro. Mi auguro che possa rimanere. Ma ci siamo sempre detti che i giovani che abbiamo, cerchiamo di farli crescere e maturare con delle prospettive che possano diventare importanti anche dal punto di vista economico. Questo permette di fare ulteriori considerazioni. Io vorrei arrivare a fine campionato con i giocatori che ho a disposizione adesso. E poi, alla fine, dare loro la possibilità di giocare in squadre importanti. Se l’uscita di uno o due giocatori ti permette di prenderne quattro di grande prospettiva, questa può essere una ricetta importante per far crescere la squadra. Deve essere un dare e un avere”.

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