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Bologna, contro la Spal il primo passo falso. Ma c’è tempo per rimediare

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Non è andata come ci si aspettava: era un derby (nonostante i punti in palio siano sempre 3) che, se vinto, poteva regalare una dose di entusiasmo e adrenalina pazzesca. Così non è stato però, l’eurogol di Kurtic ha lasciato tutti a bocca aperta.

E, puntualmente, sono già iniziati i processi: tra chi paragona questo Bologna a quello dell’anno scorso, chi non vede differenze rispetto alla passata stagione e chi addita a Bigon, Saputo e chi più ne ha più ne metta tutte le colpe.

Poi, guardando il calendario, noto che è il 20 agosto, che mancano 37 partite alla fine del campionato e che, forse, è un po’ presto per fasciarci la testa.

Il Bologna che vedremo quest’anno sarà un Bologna sicuramente ruvido sotto il piano dell’intensità e dell’aggressività (difficile che si veda il bel gioco, da tutti decantato come fosse un dogma), sarà una squadra che, appena messi a posto gli ultimi meccanismi, potrà dire la sua.

Il ritiro di Pinzolo si farà sentire alla distanza sulla condizione dei giocatori, alcuni dei quali ieri apparsi in difficoltà.

Ma ci sarà tempo per rimediare, alla faccia dei disfattisti: e non si tratta di essere annebbiati dalle promesse di Saputo, si tratta di capire che tipo di campionato potrà disputare la banda di Inzaghi.

Con pazienza, che a Bologna sembra scarseggiare da anni.

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