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L’imprescindibilità tattica di Santander nel Bologna di Inzaghi

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Il Resto del Carlino


La sconfitta contro l’Atalanta ha fatto parecchio male, soprattutto per come sono arrivati i gol subiti i rossoblù. Due rimpalli hanno portato i 3 punti a Bergamo, in una partita che forse il Bologna non meritava di vincere per quello che si era visto in campo, ma che, probabilmente, meritava di pareggiare, soprattutto per la voglia e la qualità di gioco messa in campo nella prima frazione.
Come ha detto lo stesso Inzaghi nel post match, la grande colpa dei rossoblù è stata quella di non aver chiuso la partita quando le occasioni si sono presentate, e il rimpianto è grande vista la forza di un avversario che si è definitivamente ripreso dopo un avvio di stagione molto complicato.
L’1 a 2 di domenica porta con se tanta amarezza, ma anche qualche certezza: innanzitutto il Bologna c’è, e la squadra segue in tutto e per tutto l’allenatore, ma soprattutto c’è Federico Santander, che ha messo in mostra forse la sua miglior partita da quando è sotto le Due Torri.

Partiamo raccontando qualche numero. El Ropero contro l’Atalanta ha dato vita a 40 duelli, di cui 25 vinti. Può sembrare un numero normale, ma il 52% di duelli vinti non è affatto un numero da niente, tenendo in considerazione che tra i 22 in campo solo Gosens ha fatto meglio. Ha messo a disposizione la sua solita grinta (7 palle recuperate) che hanno dato vita alle azioni più interessanti del match -che vedremo dopo- duellando su palla contesa 5 volte, guadagnando il possesso successivamente in 4 occasioni.
Il punto forte di Santander però è lo stacco di testa, e giustamente i suoi compagni lo cercano con una certa insistenza. I duelli aerei vinti sono addirittura 15, il 56% del totale: numeri che raccontano di come il Bologna si appoggi sempre molto sul suo numero 9, ma che questa soluzione sia anche fortemente utile ed efficace.

Al 3′ minuto i rossoblù sono già in vantaggio. L’azione parte con la solita palla alta per Santander, che guardacaso vince il duello e fa partire l’azione rifinita da Palacio.

A quel punto El Ropero si butta nello spazio sorprendendo Mancini, si gira e mette in mezzo per Mbaye, che insacca da punta vera. Nel gol c’è tutta l’intesa tra Palacio e Santander che si cercano e si trovano sempre con grande convinzione.

Al 19′ un’altra bellissima azione corale dei rossoblù. Santander è bravissimo a proteggere una palla bassa sulla trequarti, e a far girare il possesso che arriva sulla corsia di destra a Mbaye.

Come prima, il 9 si ributta dentro insieme a Palacio e a Krejci, molto bravo a inserirsi al centro dell’area di rigore lasciando il secondo palo a Santander. Il cross di Mbaye è buono, così come l’anticipo di Santander, che di testa mette in apprensione Berisha. Anche qui ottimo movimento del Ropero e eccellente occupazione dell’area da parte dei rossoblù, che creano un 3 contro 3 molto pericoloso negli ultimi 16 metri, con Svanberg e Dzemaili a supporto.

Dopo un primo tempo ben giocato da entrambe le squadre, con i rossoblù nettamente più pericolosi rispetto agli atalantini, la seconda frazione si riapre con un altro grande stacco del paraguaiano.

Altra palla alta per Santander, che sovrasta senza appello Palomino. La sponda è per Dzemaili che trova un’autostrada davanti a se e calcia verso la porta. Il tiro è potente e preciso, ma Palomino ci mette la gamba e toglie la gioia del gol al capitano rossoblù.

Pochi minuti dopo arriva il pari di Mancini in seguito ad un carambola, poi il Bologna si spegne fino al fortunato raddoppio a firma Zapata.

Sul finire di gara i ragazzi di Inzaghi provano in tutti i modi a riprendere gli uomini di Gasperini, e solo un grande Berisha ferma Palacio a 10 minuti dl fischio finale.

Il protagonista è sempre lui, Santander, che fa la sponda verso Orsolini, dopo l’ottimo cross dalla destra del positivissimo (ancora) Calabresi. Mancini è attento a salvare sul numero 7 rossoblù, con la sfera che arriva a Palacio che colpisce a botta sicura trovando un miracoloso Berisha, che con coraggio si butta sulla palla salvando la porta.

Termina 1 a 2 per l’Atalanta una sfida nel complesso ben giocata dal Bologna, soprattutto nella prima ora di gioco. Rimane il rammarico per la mancata reazione dopo il pari bergamasco e per non aver chiuso il match quando ce n’era la possibilità.
Ripartiamo dalle cose buone viste in campo, e dalla certezza Santander, che è il leader tecnico di una squadra che non può più fare a meno di lui. Con Palacio forma una coppia tatticamente perfetta: lui crea gli spazi e concede l’appoggio alla squadra nella fase di sviluppo nella manovra, mentre il Trenza allunga le difese avversarie muovendosi sempre tanto intorno al numero 9, che lo cerca spesso prima di buttarsi in area di rigore. La coppia funziona nonostante abbiano giocato poche partite insieme e Inzaghi, almeno per quanto riguarda la coppia offensiva, può dormire sonni tranquilli.

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