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Bologna

Alé Bulåggna – I fiù di gat i’ciàp’n i pòndgh

La rubrica “Alé Bulåggna” esplora il dialetto bolognese e lo collega al calcio. La frase di oggi ci ricorda che a volte non è difficile capire cosa ci aspetta

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Prosegue “Alé Bulåggna”, la nostra rubrica di dialetto bolognese che si propone l’obiettivo di rinfrescare alcune frasi in petroniano da utilizzare allo stadio (o dovunque vogliate), per mantenere viva la nostra lingua. A questo link trovate tutte le uscite della rubrica, mentre quest’oggi il detto prescelto è il seguente.

I fiù di gat i’ciàp’n i pòndgh

Il motteggio popolare che vi proponiamo ci riporta come quasi sempre ad un ambiente familiare contadino, quando il gatto non era solamente un animale da compagnia, ma anche e soprattutto un guardiano della dispensa. Il significato dell’adagio petroniano è dunque che “i figli dei gatti prendono i topi”, ed il significato più pregnante è che solitamente i figli imparano dai genitori. Quindi “i fiù di gat i’ciàp’n i pòndgh” perché è la loro natura, ed avendolo appreso dai genitori, cercheranno di proseguire questa strada.

Come possiamo ribaltare questo detto in ambito calcistico? Ovviamente pensare a veri genitori e figli, farebbe diventare la questione un po’ troppo assurda. Allarghiamo quindi il senso di paternità alla squadra di calcio, considerando l’allenatore ed il DS quali genitori putativi dei calciatori. Con un allenatore come Mihajlovic quindi, se è vero come è vero che “i fiù di gat i’ciàp’n i pòndgh”, allora ci aspetteremo di vedere una formazione che non molla mai, e che ha ambizioni superiori del “solo” tirare a campare.

Stessa cosa può valere per un Direttore Sportivo, che difficilmente cercherà di accasare nella propria squadra giocatori lontani dalla mentalità societaria, perché in fondo “i fiù di gat i’ciàp’n i pòndgh”.

Ma attenzione, perché questa frase può valere sempre, anche quando le cose non sono positive. Se Sinisa applica un gioco offensivo, lasciando l’uno contro uno in difesa, ed i nostri difensori non sono al 100% ed il resto della squadra non fa filtro e non aiuta la difesa, ecco che se “i fiù di gat i’ciàp’n i pòndgh”, si rischiano di prendere infilate difensive, pur di provare a creare il proprio gioco. Il che non è per forza un male, ma alle volte porta meno punti di quelli meritati.

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