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Meteore Rossoblu – Juan Camilo Zuniga

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1000 cuori rossoblu - Valentino Orsini


E’ il 13 gennaio 2016, quando Juan Camilo Zuniga fa il suo approdo sotto le due torri.
Tutti conoscevano il suo passato al Napoli, tutti conoscevano il reale valore del giocatore colombiano.

Il Bologna si era reso protagonista di un mercato estivo spumeggiante: erano arrivati giocatori del calibro di Destro, Diawara, Giaccherini e Mirante; perciò, non voleva che il mercato invernale fosse da meno.
Dopo un avvio di campionato assai difficile, condito anche dall’esonero di Delio Rossi, il Bologna si era ripreso, i talenti su cui tanto si puntava erano venuti fuori.
Ovviamente, questo aveva fatto accendere un grande entusiasmo nei cuori dei tifosi rossoblu, che da tanto tempo, ormai, speravano di tornare ad entusiasmarsi così.
Il Bologna aveva finalmente alle spalle una proprietà forte e solida.
E si puntava molto sul lavoro di Pantaleo Corvino, considerato da tutti un ottimo talent scout, un grande direttore sportivo, un uomo dalle mille conoscenze.

Il Bologna necessitava di un terzino che potesse ricoprire entrambe le fasce, così la società iniziò a guardarsi intorno.
Si cercava un giocatore che potesse essere pronto da subito, un calciatore esperto, che potesse dare una mano alla squadra.
I rossoblu, quindi, guardarono in casa Napoli.

Il nuovo tecnico dei partenopei, Maurizio Sarri, riteneva che Zuniga non rientrasse nei suoi schemi di gioco, infatti non l’aveva mai schierato in quella prima parte di campionato.
Il che aveva sicuramente destato stupore.
Zuniga era in azzurro dal 2009, e aveva collezionato ben 125 presenze con il Napoli, giocando anche alcune partite di Champions League.
Inoltre, con la nazionale colombiana aveva già totalizzato 62 presenze.
Senza dimenticare che il giocatore fu vicino all’approdo alla Juventus nell’estate del 2013; trattativa poi non conclusasi – si ricordi l’episodio in cui lo stesso Zuniga si mise a saltare in campo al coro di ‘Chi non salta è juventino’ -.
Insomma, non si stava certo parlando di un giocatore qualunque.
Anzi. Un giocatore più che affermato nel calcio italiano, di esperienza, in grado di ricoprire il ruolo di esterno destro, e, volendo, anche di esterno sinistro, con una spiccata dote offensiva e molta fisicità. Egli faceva del destro il suo piede migliore.
Un giocatore messo ai margini del Napoli che però faceva gola a molte squadre.

Fatto sta, che il colombiano sbarcò a Bologna in prestito dal Napoli, nel gennaio del 2016.
I tifosi ne erano entusiasti, era un altro tassello che si andava a sommare agli altri già messi.
Il pensiero comune fra i tifosi rossoblu era che sarebbe stato in grado di fare grandi cose.
Zuniga stesso, durante la conferenza di presentazione a Casteldebole si disse davvero contento di essere giunto sotto le due torri, e di essere molto motivato a dare una mano alla squadra, nonostante non giocasse con continuità da diversi mesi.
Purtroppo, però, il tempo dirà che le cose non andarono proprio così.

Durante la seconda parte di campionato, con la maglia del Bologna disputò solamente 9 partite.
Non che il Bologna fosse privo di terzini all’altezza, anzi.
Adam Masina era in grado di giocare sia a destra, sia a sinistra, ed era un grande beniamino dei tifosi.
Poi c’era Rossettini, che giocava principalmente sulla fascia destra, arrivato solo da pochi mesi ma già bene inserito nel gioco di Donadoni.
Donadoni conosceva già Zuniga, si erano incontrati nel 2009, quando il tecnico arrivò ad allenare il Napoli.
In conferenza, il colombiano confermò che tra lui e l’allenatore bergamasco c’era un ottimo rapporto, ed era soprattutto grazie a lui se Zuniga era arrivato a Bologna.

Fece il suo esordio con il Bologna nel match interno contro la Lazio, giocato al Dall’Ara e finito 2-2, subentrando a partita in corso, il 17 gennaio.
La cosa che sorprese tutti, fu la buona condizione dimostrata nella prima partita giocata, nonostante fosse fuori dal campo da diversi mesi.
Insomma, anche l’esordio sembrava essere un’ottima premessa.
Tuttavia, nei mesi successivi collezionò solo altre 8 presenze con il Bologna.
Così, a giugno, la società in accordo con Donadoni decise farlo ritornare a Napoli.

Durante il calciomercato estivo, passò poi al Watford, dove ritrovò Walter Mazzarri, che in passato aveva allenato il Napoli, nel periodo in cui Zuniga giocava all’ombra del Vesuvio.
Il 4 luglio del 2018 ha annunciato il ritiro a causa di problemi fisici che lo accompagnavano già da tempo.

Sicuramente, quindi, l’esperienza in rossoblu di Camilo Zuniga non è stata delle migliori.
Probabilmente, una condizione fisica non proprio al cento per cento, che a lungo andare si è fatta sentire, ha influenzato l’andamento della sua stagione in rossoblu.
Sicuramente ci si sarebbe aspettato di più da un giocatore del suo calibro, alla luce anche della fiducia che Donadoni riponeva in lui.
Ma, si sa, non sempre le cose vanno come ci si sarebbe aspettato, per questo sarebbe bene non dare mai nulla per scontato.

(Fonti: Wikipedia, YouTube, Repubblica, Bologna FC)

 

 

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