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Mihajlovic: ”Vincere domani per blindare la salvezza. SuperLega? Non è questo lo spirito dello sport”

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crediti immagine: Damiano Fiorentini per 1000 cuori rossoblu


Oggi, vigilia di Bologna-Torino, ha parlato in conferenza stampa Sinisa Mihajlovic.
Queste le sue parole.

Cosa ne pensa della SuperLega?
Penso che non sia una cosa bella, il calcio è lo sport più amato e seguito al mondo, dal momento che dà la possibilità alle piccole squadre di vincere con le grandi. Questo non succederà più, e si toglie molto. I ricchi diventano ancora più ricchi, i poveri ancora più poveri. Non è questo lo spirito dello sport con la quale siamo cresciuti. Non so cosa accadrà, ma non mi piace.
E’ tutta una questione di soldi.
Non so se la situazione si possa aggiustare. Il calcio è bello perché è imprevedibile.

Ha in programma un incontro con Saputo?
Ci siamo parlati e ci vedremo prima che andrà via. Ora siamo concentrati sulla partita.

Da allenatore del Bologna, vedere tre squadre con a disposizione 350 milioni di euro, che effetto le fa?
Penso che sia giusto che il campionato si faccia senza di loro, altrimenti per quelle squadre sarebbe come vincere facile. Penso che avrei detto le stesse cose anche da allenatore di uno di quei club. 
Già la differenza è grande, in questo modo aumenterebbe ancora di più.
Lo stesso accadrebbe anche in Inghilterra, non potrà più succedere che una piccola squadra vinca lo scudetto. 
Va tutto in discussione, e tutto è falsato.

Pensa che sia casuale che la SuperLega sia stata ufficializzata dopo un anno senza tifosi allo stadio?
Può essere che l’abbiano fatto per recuperare i soldi persi dall’assenza del pubblico, ma magari fra qualche anno l’avrebbero fatto lo stesso.
I tifosi ci sono sempre e possono dire la loro quando vogliono, il fatto di non averli davanti non cambia le cose. 
Ad ogni modo, io sono concentrato sulla partita di domani, e su nient’altro. Non ho approfondito più di tanto la questione.

Come sta Tomiyasu?
Starà fuori anche domani, non so quando tornerà.

Anche il Torino, come il Cagliari, è alla ricerca della salvezza; la partita persa a Cagliari potrebbe essere presa da esempio su come non approcciare la gara domani?
La squadra oggi non la porto in ritiro, ma questo non significa che io non voglia vincere. Ci mancano tre punti alla salvezza e spero di arrivarci il prima possibile, cioè domani. Poi vediamo come andranno le cose. 
Noi andiamo in campo con la nostra mentalità, con qualche cambio per via delle tre partite in una settimana. Dove ho scelta cambierò, sperando che gli altri non si facciano male e che non si prendano cartellini gialli.
Voglio vincere domani.

Il fatto che lei, prima dello Spezia, abbia detto che importava solo vincere, ha aiutato la squadra?
Non so se li abbia aiutati o no, io ho detto a loro che pensavo che ultimamente si accontentassero di giocare bene. Ma il loro obiettivo non è mai stato la prestazione, ma la vittoria. Non va bene fare una bella partita ma raccogliere zero punti.
Ogni partita è a sé, indipendentemente se la squadra è più forte o no.
Lo stesso vale per domani, vogliamo i tre punti.

Il Torino sta meglio dello Spezia?
Il Torino è anche più forte del Bologna. Per i giocatori che ha potrebbe lottare per l’Europa.
E’ un campionato strano, perché si vedono squadre come Cagliari e Parma in zona retrocessione, nonostante abbiano della qualità.
Noi non siamo mai entrati nella mischia, e questo è già tanto.
Mancano 7 partite, possiamo ancora battere il record di punti dell’era Saputo, ma prima occorre arrivare alla salvezza.
Vogliamo migliorare quanto fatto negli scorsi anni.

Vede in Saputo lo stesso desiderio di fare il salto di qualità?
Come ho detto, non ci ho parlato. Prima di parlare di futuro voglio essere sicuro di aver raggiunto la salvezza.
Ci parlerò prima che vada via.

La sua prima scelta è rimanere al Bologna?
Io ho un contratto di due anni, ma il futuro per me è la partita di domani. Poi ci sarà tempo per tutto. 
Non dipende solo da me. Ho già detto che mi trovo bene in città, con i tifosi e con la squadra.

Antov-Soumaoro la coppia di centrali del futuro?
Una volta raggiunta la salvezza, poi cerco di far giocare quelli che hanno giocato meno, per rendermi conto se l’anno prossimo posso fare affidamento su di loro, pensando anche al risultato.
Ci vuole il giusto equilibrio.
Loro due starebbero bene insieme, anche se Antov ha giocato poco, ma proprio per questo devo capire se è migliorato e se l’anno prossimo posso fare affidamento su di lui.
Adesso non lo so dire, servono più partite. Ha comunque fatto l’Europa, è in Nazionale, è giovane e ha ampi margini di miglioramento.

A Svanberg manca il gol per fare il salto di qualità? Soumaoro nella fase di costruzione come lo vede?
Mattias è al terzo anno in Italia, ma solo da quest’anno ha iniziato a fare le prestazioni che ci si aspettava da lui. Gli manca un po’ di continuità.
Ha tutto: fisico, gamba, gol. Può diventare un giocatore importante in ottica europea. Ha la testa giusta, è un grande professionista, ha tutto per fare bene.
Lo terrei molto volentieri, questo è certo. Ma non dipende da me, il tecnico si deve adattare.
Soumaoro sta facendo bene, anche in fase d’impostazione. Conosce i propri limiti e gioca in modo intelligente, non esagera, gioca semplice ma non sbaglia mai, anche alla luce dei passaggi riusciti.
Ognuno di loro sa quello che deve fare, lui deve continuare così.

(Fonte: Bologna Fc)

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