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Serbia – Svizzera, la spuntano gli elvetici per 3-2

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Si accendono i riflettori sulle ultime due partite del Gruppo G, cruciali nel decidere le sorti delle qualificazioni del raggruppamento. Se la Svizzera dovesse vincere passerebbe come seconda a con sei punti, mentre per la Serbia si tratta dell’ultima chance di tentare di trovare la qualificazione agli ottavi. Davanti a 40000 spettatori dello stadio 974, scendono in campo Serbia – Svizzera, in contemporanea con Brasile – Camerun. Questa sera daremo un occhio di riguardo al “nostro” Aebischer, ma anche alla squadra slava per la presenza in Nazionale di Sinisa, ormai tanti anni fa.

Sponda Serbia. Opta per l’offensività mister Stojkovic, che decide di puntare su Vlahovic, nonostante le polemiche all’interno dello spogliatoio negli ultimi giorni. E quindi, il 3-4-1-2 serbo si presenta con V. Milinkovic-Savic tra i pali; poco davanti Milenkovic, Veljkovic e Pavlovic; a centrocampo Zivkovic, Lukic, S. Milinkovic-Savic e Kostic, avanti Tadic; e, per finire, Mitrovic e Vlahovic.

Sponda Svizzera. I ragazzi di Yakin possono contare su una situazione più rosea all’interno della classifica del girone e sulla “tranquillità” di aver sconfitto gli avversari durante l’ultimo Mondiale. Il 4-3-3 dei ginevrini recita quindi Kobel; in difesa Widmer, Akanji, Schar e Rodriguez; Freuler e Xhaka mediani; Shaqiri, Sow e Vargas più avanti; Embolo come punta.

 

LA CRONACA

Un primo tempo da montagne russe. Partita che comincia con l’assalto elvetico e i ragazzi di mister Yakin che attaccano subito per mettere in difficoltà gli avversari. I rossocrociati, già al 1’, si rendono pericolosissimi con Embolo il cui tiro però viene rispedito al mittente da un attento Milinkovic-Savic. Nonostante la partenza leggermente sottotono, i serbi non si fanno cedono alla pressione e al 5’ Milenkovic arriva vicino alla rete del vantaggio con un colpo di testa che finisce fuori di poco.

La sfida si mantiene combattuta da entrambe le parti, con Zivkovic che tenta il tiro dai 20 metri all’11’ ma colpisce il legno: segno di una Serbia che vuole portarsi a casa il risultato, anche perché è conscia di dover per forza vincere la partita per tentare di passare come seconda del girone.

La pressione svizzera si fa sentire con Shaquiri che sblocca la partita al 19’ con un gran tiro che vale il suo 27^ gol in Nazionale (in 111 presenze). Con un sinistro di prima, piazza un assist preciso da parte di Sow a sinistra di Milinkovic-Savic e porta in vantaggio i suoi.

La Serbia, ora, si trova in difficoltà in una partita che sta diventando sempre più complicata per gli slavi; la Svizzera, invece, sa di essere sulla buona strada per la qualificazione. E ci pensa Mitrovic a dare man forte ai suoi, deviando un colpo di testa sul secondo palo, siglando, così, il suo terzo gol in questo Mondiale (50 in Nazionale su 79 presenze). Pareggio slavo al 25’ grazie al numero 9 che risolve in rete il perfetto cross di Tadic.

La Svizzera, però, non si accontenta dell’1-1: al 30’ è di nuovo Shaquiri che tenta il gol al sinistro. Il calciatore svizzero, di origine kosovane, quattro anni fa, sempre contro la Serbia, esultò facendo il simbolo dell’aquila, con chiaro riferimento alla sua terra natìa (che, ancora oggi, non viene riconosciuta indipendente dal governo serbo).

Ci pensa Vlahovic a ridare forza i suoi segnando il gol del 2-2: il bomber bianconero fa la voce grossa e non lascia scampo a Kobel. Decimo gol in Nazionale per l’attaccante classe 2000 che mette a tacere le polemiche degli ultimi giorni con un bel sinistro al 35’.

La Svizzera tenta di reagire con Vargas ma al 38′ c’è Pavlovic a deviare: il difensore serbo, immolandosi per i suoi, evita, momentaneamente, il radooppio avversario. Ma è il turno di Embolo che ridà fiducia ai suoi grazie a un’azione che si sviluppa sulla destra e Widmer che crossa un pallone il numero 7 deve solo spedire in rete.

 

Tanta, tanta tensione. Sorpasso svizzero al 48’, con Vagas che taglia il pallone e fornisce un pallone di tacco a Freuler che consegna il 3-2 ai rossocrociati. Stojkovic tenta di scuotere i suoi facendo entrare Jovic e Gudelj al posto di Vlahovic e Veljkovic. La Svizzera, intanto, continua a rendersi pericolosa di nuovo al 57’ con Embolo che, però, manca l’occasione del 4-2 spedendo fuori la sfera.

La Serbia, però, non desiste e il neo-entrato Jovic fa subito bene mantenendo un cross in campo e servendo Tadic che però non riesce a coordinarsi davanti al portiere avversario e spedisce alto. Gli animi si scaldano al 65’ a causa delle proteste serbe su un presunto rigore su Mitrovic, ma i serbi devono mantenere i nervi saldi se vogliono arrivare, per lo meno, a pareggiare il risultato.

La partita rimane combattuta, da entrambi i fronti, con le compagini che tentano di andare a gol, ma annullano le rispettive azioni offensive. Si respira una grande tensione tra le due panchine: giocatori e staff sono consci della situazione “dentro-fuori” creata dal punteggio del raggruppamento (e, infatti, Goudelj viene ammonito all’80’).

Tanta Serie A in questo incontro che sta regalando grandi emozioni, nonostante il vantaggio elvetico. Nei 7’ di recupero, la Serbia appare fortemente demotivata: probabilmente i cambi del tecnico slavo non hanno giovato alla squadra. Il nervosismo rimane alto, e il contatto tra Xhaka e Milenkovic che «dà il là» a una serie di tafferugli, bloccati dal tecnico di gara.

Alla fine degli 11’ di recupero, voluti dall’arbitro per le situazioni createsi in campo, finisce la partita con un bel 3-2 per la Svizzera.

 

IL TABELLINO

SERBIA (3-4-2-1): V. Milinkovic-Savic; Veljkovic (54’ Gudelj), Milenkovic, Pavlovic; Zivkovic (78’ Radonjic), Lukic, S. Milinkovic-Savic (68’ Maksimovic), Kostic; Tadic (78’ Djuricic); A. Mitrovic, Vlahovic (54′ Jovic). A disposizione: Dmitrovic, Rajkovic, Erakovic, Maksimovic, Radonjic, Gudelj, Jovic, Mitrovic, Babic, Racic, Djuricic, Lazovic, Ilic, Mladenovic, Grujic. Allenatore: Stojkovic.

SVIZZERA (4-3-3): Kobel; Widmer, Akanji, Schaer, Rodriguez; Sow (68’ Fernandes), Freuler, Xhaka; Shaqiri (68’ Zakaria), Embolo (96’ Okafor), Vargas (83′ Fassnacht). A disposizione: Omlin, Fernandes, Zakaria, Seferovic, Steffen, Aebischer, Fassnacht, Comert, Okafor, Frei, Rieder, Jashari. Allenatore: Yakin.

MARCATORI: 20′ Shaqiri (SV), 26′ Mitrovic (SE), 35′ Vlahovic (SE), 44′ Embolo (SV), 48’ Freuler (SV).

AMMONITI: Widmer, Vargas, Milinkovic-Savic, Pavlovic, Rajkovic (dalla panchina), Racic, Mitrovic, Xhaka, Milenkovic, Schaer

 

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