STADIO: Il segreto della rinascita del Bologna – 18 nov

Il segreto della rinascita del Bologna sotto la gestione-Donadoni? Furio Zara lo racconta nell’edizione odierna di “STADIO”, e svela che è la nuova solidità trovata dal reparto arretrato. Poche mosse ma decisive, ecco com’è cambiata la fisionomia della difesa rossoblù, uscita imbattuta dalle sfide con Atalanta e Verona e senza neanche aver mai dato segnali di sofferenza. Davanti a Mirante il nuovo allenatore ha lasciato inalterata la linea a quattro, cambiandone però gli interpreti: ecco così che a destra è andato Rossettini, che nel ruolo già aveva esordito in A da giovane, a Siena, e che senz’altro ha tappato una falla che la squadra si trascinava dietro da inizio campionato. Deluso da Mbaye, Delio Rossi aveva provato Krafth ma soprattutto si era affidato al giovane Ferrari, bravo e volenteroso quanto si vuole ma comunque adattato – lui che è un difensore centrale naturale – e molto acerbo. Con Rossettini sembra esserci più tranquillità, e lo slittamento dell’ex-Cagliari e Siena ha portato all’inserimento di Maietta, riserva nella precedente gestione e invece da subito protagonista con Donadoni: il centrale ex-Verona, a Bologna dalla scorsa stagione, ha trovato la sua dimensione donando sicurezza anche al compagno di reparto Gastaldello, bravo ma discontinuo prima delle ultime gare. Tutto questo ha inoltre liberato, tatticamente e mentalmente, Adam Masina, il terzino sinistro, che adesso può liberamente effettuare quelle sgroppate che di fatto lo hanno reso l’uomo-assist per eccellenza di questo Bologna. Zara sottolinea anche la crescita di Mirante, che dopo alcune incertezze iniziali ha trovato nuova fiducia, effettuando un paio di parate decisive che ne hanno rilanciato le quotazioni, e conclude sottolineando come soltanto Inter, Napoli e Sassuolo abbiano concluso le ultime due giornate senza prendere gol: si tratta della prima, la terza e la quarta in classifica. Mica male. E adesso sotto con la Roma.

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