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Una buona Fortitudo solo per tre quarti: a Sassari finisce 85-79

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BANCO DI SARDEGNA SASSARI – KIGILI FORTITUDO BOLOGNA 85-79 (19-27; 28-27; 21-13; 17-12)

 

Statistiche:

Sassari: Bilan 16, Logan 9, Robinson 12, Kruslin 19, Gandini ne, Devecchi, Treier, Chessa ne, Burnell, Bendzius 14, Gentile 5, Diop 10. All.Bucchi

Fortitudo: Frazier 15, Manna ne, Aradori 18, Durham 4, Mingotti ne, Zedda ne, Benzing ne, Feldeine 10, Fantinelli, Charalampopoulos 15, Groselle 16, Borra 1. All.Martino

 

Tiri Liberi SA 12/15 BO 16/22

Tiri da 2 SA 16/25 BO 14/22

Tiri di 3 SA 9/25 BO 7/24

Rimbalzi SA 31 BO 33

Falli SA 22 BO 18

 

Arbitri: Paternicò, Valzani, Gonella

Quintetti iniziali:

Sassari: Robinson, Kruslin, Bendzius, Burnell, Bilan.

Fortitudo: Durham, Feldeine, Aradori, Charalampopoulos, Groselle.

 

Una Fortitudo che parte con il piede giusto in terra sarda e mantiene tra le mani l’inerzia della gara fino a metà terzo quarto quando, come successo tante volte in stagione, gli avversari riescono ad invertire il senso di marcia e volgere a proprio favore la gara. Cos’ succede anche al PalaSerradimigni, l’asse Gentile-Bilan è quella che marca la differenza nel momento più importante della partita mentre una effe orfana di Benzing e Procida si affida a Groselle e Charalampopoulos nel primo tempo mentre Aradori e Frazier tentano di arginare e rimontare lo svantaggio nelle fasi finali di gara. 

Le assenze di Procida e Benzing rendono meno fluido l’attacco biancoblu nelle prime fasi di gara, deficit attutito parzialmente dalle difficoltà offensive anche avversarie: scarno 4-4 dopo i primi 2’30” di partita. Efficace la press-zone di Sassari solo per un’azione, poi si sblocca Charalampopoulos in contropiede e completa un 9-0 per il +5 ospite (8-13) a metà primo quarto. Sulle palle perse da un lato e dall’altro dal campo si giocano i possessi in attacco, trend che favorisce tiri dalla distanza per tutti. Ne approfitta maggiormente la Kigili, 13-19 dopo i primi 7′ di partita. Si conferma il buon impatto di Groselle sulla gara mentre il numero di possessi sprecati dai padroni di casa aumentano permettendo alla squadra di Martino di aumentare fino a +11 il gap (13-24). Robinson spinge il tentativo di rimonta Dinamo ma è la mano calda di Charalampopoulos a fare davvero la differenza, 19-27 dopo i primi 10′. 

Dopo mesi di assenza è certamente una bella notizia rivedere sul parquet Matteo Fantinelli anche se il secondo quarto si apre con la tripla di Kruslin a riavvicinare i suoi ed è ancora lui a firmare il -2 per il Banco di Sardegna (25-27) dopo il primo minuto del periodo. Non arriva l’impatto ma la spinta di Frazier ad allontanare la Fortitudo sebbene la partita, ora, sia nuovamente in equilibrio: 29-30 a circa 7’30” dall’intervallo. Il pareggio non tarda ad arrivare, ed infatti è lo stesso Kruslin a trovarla, sempre dai 6,75 metri. Si gioca in velocità la parte centrale del secondo quarto: Frazier e Groselle ribadiscono la propria familiarità coi ferri del PalaSerradimigni mentre faticano gli avversari a mantenere il passo; 36-42 dopo i primi 6′ nel secondo periodo. Attacco fortitudino altamente prolifico, Logan si fa carico della reazione casalinga in attacco, deficitarie, invece, sono le contro misure in difesa. Rimane Kruslin il tiratore mortifero per la formazione sarda, non abbastanza per ricucire lo svantaggio: 44-49 a 1’20” dall’intervallo. Le statistiche ospiti sorridono anche dalla lunetta, Adadori e Frazier freddi nel capitalizzare le opportunità a cronometro fermo. Percentuali alte al tiro e primo tempo particolarmente virtuso; 47-54 a metà gara.

Il pick’n’roll della coppia Frazier-Groselle continua a ferire la Dinamo anche nel terzo quarto, unito alla tripla di Fedeine ecco il nuovo massimo vantaggio effe: 47-59 dopo 1’30” nella ripresa. Assente o perlomeno troppo timida la reazione casalinga fino al doppio recupero firmato prima Diop poi Bendzius che consentono una nuova iniezione di fiducia alla squadra di coach Bucchi: 53-61 a metà periodo. Si riaccende Robinson, segna da tre e successivamente ragiona sui possessi, -5 Sassari, meno arrembante l’attacco biancoblu. Serve la tripla preventiva di Aradori per contrastare quella successiva di Bendzius e si entra nell’ennesima fase di possessi persi da entrambi i lati del campo. 64-67 a un minuto dal quarto quarto con inerzia a favore del Banco di Sardegna che completa il sorpasso a pochi secondi dalla penultima sirena: 68-67 a 10′ dal termine.

Una partita dal ritmo frizzante riparte con il protagonista della precedente inversione di rotta Stefano Gentile, ottima è anche l’intesa con Bilan: sono loro due a permettere il +5 sardo (74-69) in avvio di quarto periodo. Pesano le palle perse per la Fortitudo, chiamata a reagire prima che il cronometro vada troppo avanti. Il trend, però, continua a non essere dalla parte della squadra di Martino che subisce il massimo svantaggio (-7, 78-71) quando mancano meno di 5′ alla fine del match. Ancora un canestro da tre di Frazier ad evidenziare il non arrendersi biancoblu ma la presenza di Bilan sul parquet rimane problematica per gli avversari, è il croato infatti ad incidere in modo decisivo sia in attacco sia in difesa i compagni di squadra: 82-75 a meno di 3′ dalla sirena finale. La partita non vuole chiudersi anticipatamente, Aradori segna un fondamentale -3 (82-79) prima che cominci l’ultimo giro di lancette. Match indirizzato a favore dei padroni di casa dopo il 2/2 di Bilan dalla lunetta, Durham fallisce la tripla della possibile riapertura e titoli di coda sulla partita. 85-79 al 40′, arrembante prova della Fortitudo nella prima parte di gara poi il numero delle palle perse lievita e l’attacco sardo si fa più efficace. Era una delle gare più difficili tra quelle mancanti, discorso salvezza da riaprire la prossima settimana nella delicatissima sfida casalinga contro Cremona. 

 

 

 

 

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