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Il Bologna spreca, il Milan arraffa: 2 a 1 a San Siro

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MILANO – Il Bologna crea ma è il Milan ad approfittarne: a San Siro è 2 a 1 per i rossoneri. Ma il Bologna esce comunque a testa altissima e con rabbia nel finale. C’è ancora da lottare per la matematica salvezza.
Mihajlovic mette Calabresi e Svanberg al posto degli indisponibili Mbaye e Soriano. Difesa rivoluzionata per Gattuso che oggi si gioca buona parte del futuro.
La tattica di Mihajlovic è piuttosto chiara: grande pressione dai primi istanti e grande intensità per impaurire gli avversari e sfruttare anche un eventuale malcontento del pubblico. Un po’ come fece, sempre a San Siro, contro l’Inter.
Al 7’ il Bologna conquista un calcio d’angolo grazie ad una ripartenza imbeccata da Pulgar per Sansone. Poco dopo è Dijks che mette paura alla retrovia rossonera. Il Bologna è in costante pressione.
Se ne libera Calhanoglu al 9’ con una botta da fuori; Skorupski bravissimo a deviare in angolo. Nei primi dieci minuti la partita risulta abbastanza interessante.
Pericolo in area felsinea al 12’ dove Danilo sventa in angolo un colpo di testa apparentemente facile per Zapata, anticipandolo. Qualche istante più tardi, uscita a vuoto di Skorupski ma Musacchio non riesce a colpire cn efficacia per pochi centimetri.
Ugualmente pochi i centimetri che dividono il Bologna dal vantaggio. Colpisce infatti con una spalla, Donnarumma che si vede addosso Orsolini lanciato in contropiede al 14’ da Sansone.
Ancora Donnarumma al 17’ è bravo a intervenire su Palacio lanciato ancora una volta in area. Il Bologna crea tensione alla difesa avversaria con una certa continuità. Questo anche grazie all’efficace pressing aggressivo sui rossoneri: ordinato e concreto.
Palacio ci prova da fuori al 20’: ancora attento Donnarumma che blocca. Due minuti più tardi, ancora da fuori, i rossoblù sono pericolosi; il tiro di Svanberg esce non di tanto e tiene con il fiato sospeso i tifosi milanisti.
Nel giro di un minuto è invece pericoloso il Milan, in particolare con Piantek che s8 trova intorno al 24’ due occasioni: la prima è perfettamente sventata da Lyanco mentre la seconda è un colpo di testa che esce.
Prima sostituzione al 26’ per Gattuso che è costretto a fare uscire Biglia, dolorante, e torna in campo il “reo’ Bakayoko. Anzi, Baka preferisce scaldarsi ancora un po’ e Gattuso fa entrare Jose Mauri. Caos e tensione nel clan rossonero.
Dal 27’ è Palacio show. L’argentino mette in scacco la difesa rossonera più di una volta e in una di queste va anche in rete ma l’arbitro annulla per fuorigioco. In mezzo a questo ciclone di Bahia Blanca si vede anche Sansone, anche lui molto attivo e pericoloso.
Primi fischi dal San Siro per i colori rossoneri: il pubblico di fede milanista non gradisce e critica. Al Bologna manca solo il gol per sancire l’effettivo dominio che sta dimostrando. Nel frattempo, un particolare merito va anche all’ottimo lavoro sin qui di Lyanco su Piantek e il roccioso centrocampo a cui si aggiunge con merito anche Svanberg.
Al 35’, grazie a qualche rimpallo e in ripartenza, il Milan si rende pericoloso ma è bravo Skorupski a bloccare in uscita. È però una pericolosa premessa per la difesa rossoblù. E il Dio del calcio prima o poi arriva a sentenza, anche se strana. E così al 38’ Milan clamorosamente in vantaggio, grazie ad uno slalom ben riuscito di Suso che trova anche l’angolazione giusta e lascia in piedi Skorupski mentre la palla varca la linea. 1 a 0 ma il punteggio non pare equilibrato. Fatale la mancanza di incisività dei rossoblù nel momento in cui stavano dominando la partita. E in un momento la partita sembra per incamminarsi su binari diversi.
Il Bologna si riaffaccia in area avversaria al 43’ ma il tiro di Poli è intercettato e non fa correre nessun pericolo a Donnarumma.
Nel primo dei due minuti di recupero ci riprova Svanberg, ancora da fuori ma ancora una volta con porta non centrata. La prima frazione termina qui con un chiaro dominio bolognese ma con il Milan in vantaggio.
Nei primi cinque minuti del secondo tempo si capisce che non è un Bologna che intende mollare e non solo si rende pericoloso ma riesce anche a costruire con eleganza.
Ma il primo vero pericolo arriva al 51’ con una saetta da fuori di Calhanoglu che si alza di pochi centimetri sopra la traversa.
Nel frattempo Svanberg tenta il terzo tiro da fuori della serata ma purtroppo con lo stesso esito dei precedenti.
Pericoloso, invece, è Pulgar che obbliga a una strepitosa parata a terra di Donnarumma che devia in angolo al 53’.
Il palleggio passa poi al Milan ma Palacio invita i suoi a continuare a pressare con vigore.
Dopo un’ora di gioco, si scalda Mattia Destro che entrerà al posto di Svanberg.
Ma la sentenza era stata sancita è ancora una volta inaspettatamente il Milan trova il gol. Questa volta, lo trova Borini che va in tap-in dopo una strepitosa parata di Skorupski. 2 a 0 al 67’ e il gol colpisce il morale del Bologna.
Ma al 72’ il Bologna riapre la partita grazie a Mattia Destro che stoppa in area un pallone lungo ben lanciato da Sansone e poi perfettamente messo in rete dal centravanti marchigiano. 2 a 1 e l’incontro sembra riaprirsi. A confermarlo anche la doppia ammonizione che Di Bello rifila a Paquetà e lo manda negli spogliatoi al 75’. A innescare il tutto un fallo di Pulgar, ammonito.
Mihajlovic prova anche ad inserire Edera nella mischia, dopo la buona fortuna portata dal primo cambio. Orsolini il sostituito al 79’.
All’82’ il Bologna sfiora il pareggio con un bel palleggio tra Edera e Palacio ma il successivo tiro da fuori area di Poli è ben bloccato da Donnarumma. Il Bologna è vivo.
A cinque minuti dal termine, tutti gli attaccanti del Bologna in campo: entra infatti anche Santander che sostituisce Poli.
È alto di poco il tiro di Palacio all’87’, sferrato da fuori area e indirizzato all’incrocio dei epali allla destra del portiere.
Donnarumma impegnato in una incredibile parata anche al 92’ dopo un rasoterra potentissimo di Edera dai venti metri.
Anche il Bologna rimane in dieci al 95’ dopo un diverbio tra Sansone e Kessie che costa però al bolognese il secondo giallo e l’automatica espulsione. Molto meno automatica quella che si becca Dijks, a partita dal triplice fischio, protestando con forse troppa foga verso Di Bello.
La rabbia dei giocatori dell’immediato post gara la dice lunga del poco equilibrio del risultato.

MILAN (4-3-3): Donnarumma; Abate, Zapata, Musacchio, Rodriguez; Kessié, Biglia (26’ Jose Mauri), Paquetá; Suso (78’ Castillejo), Piatek, Calhanoglu (60’ Borini). All. Gattuso
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Calabresi, Danilo, Lyanco, Dijks; Pulgar, Poli (85’ Santander); Orsolini (79’ Edera), Svanberg (62’ Destro), Sansone; Palacio. All. Mihajlovic
Arbitro: Di Bello di Brindisi (assistitenti Ranghetti e Schenone; IV uomo Pasqua; VAR Valeri, assistente Bindoni)
Reti: 38’ Suso, 67’ Borini (M), 72’ Destro
Ammoniti: 43’ Poli, 56’ Sansone, 64’ Calabresi, 75’ Pulgar, 95’ Sansone(B), doppia ammonizione al 75’ Paquetà (M)
Espulso: 75’ Paquetà (M) 95’ Sansone , Dijks (B)

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