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Quando Pietro forse non torna indietro – “Finale di Stagione” – 28 Giu

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Come nelle migliori serie TV americane anche per i nostri “PIETRO” è arrivata l’ora del finale di stagione.

Altra annata abbastanza amara per i nostri ragazzi di proprietà, provenienti dal nostro settore giovanile che hanno passato la stagione in prestito in Lega Pro.

Fatta eccezione per Riccardo Pasi di cui abbiamo parlato poche settimane fa (minuti giocati 1710’ conditi da 7 goal e 7 assist), tutti gli altri hanno avuto uno scarso minutaggio o quanto meno, non quanto ci si sarebbe aspettato.

Nella “banda” dei Sanmarinesi hanno trovato inizialmente spazio “saracinesca” Venturi (1331’) Gavilan (1561’) Cruz (1867’) e Draghetti (670’). Nel miglior momento di Draghetti , con un paio di goal consecutivi all’attivo, il cambio di allenatore ha ribaltato le gerarchie e per i quattro ragazzi c’è stato poco da fare.

Di questi giorni , la notizia che Venturi sia entrato nel mirino di Pescara, Cittadella e Lanciano per la prossima stagione.

Il bomber della primavera 2012-2013, Luca Veratti (minuti giocati 691’), non ha praticamente mai giocato nel Feralpisalò ,trascinato dal tridente Ceccarelli (21 anni Lazio ) , Marsura (19 anni Udinese) Miracoli (21 anni Genoa ). Da notare le squadre di appartenenza dei tre ragazzi….

Il passaggio al FC SüdTirol a Gennaio non ha cambiato molto la stagione. Un paio di partite disputate e/o qualche minuto nei finali di gara. Praticamente mai impiegato nei play-off che ha visto la compagine Alto Atesina arrendersi solo in finale alla Pro-Vercelli ( appena retrocessa dalla serie B).

Partito molto bene Pescatore alla Carrarese (472’), con una doppietta all’esordio, anche per lui il campo è stato un lontano ricordo.

Campionato discreto , con un goal all’attivo , ma con poco minutaggio nel complesso (625’) per Riccardo Casini al Catanzaro. Tanti spezzoni di partita di “onesta” qualità.

Poco da raccontare invece per i due ragazzi che hanno trascorso la stagione al Bellaria Igea Marina. La mezza crisi societaria con qualcuno che potesse dare un identità ben precisa alla squadra, non ha sicuramente giovato a Kaidi e a Boccaccini ( a mio parere rimane sempre un buonissimo difensore centrale ) frenato troppo spesso da noiosi infortuni.

Stesso discorso per Montorsi che tra Spal fino a Gennaio e il Cuneo , nella seconda parte della stagione , non è riuscito a dimostrare tutte le qualità apprezzate nel campionato Primavera 2012-2013.

Il campionato di Lega Pro è molto difficile e pesante perché la tecnica e la tattica passano in secondo piano rispetto alla corsa e alla forza fisica.

Con la nuova formula attuata dalla Lega, la seconda divisione si è dimostrata in alcuni momenti più combattuta e avvincente della prima.

La mancanza di retrocessioni nella prima divisione non ha fatto altro che aumentare il numero dei giovani in prestito da società blasonate con un doppio guadagno. Le società hanno incassato i proventi dalla federazione per la valorizzazione dei giovani mentre le società di appartenenza hanno “sbolognato” (passatemi il termine) gli esuberi e/o visto crescere ragazzi su cui puntare in futuro per la prima squadra o semplicemente come fonte di investimento.

La seconda divisione, invece,  ha visto crescere il livello tecnico delle squadre che potevano permettersi di pagare i giocatori più forti ed esperti scesi dalla serie B o dalla prima divisione. A discapito della meritocrazia, la necessità di incassare e monetizzare in prima divisione, ha fatto sì che molti giocatori di prima fascia e/o di una certa caratura scendessero di categoria.

Detto questo… ho sempre il mio “piccolo omino del cervello” nonché parte più maliziosa del mio pensare, che si pone sempre la stessa domanda.

Ma è possibile che i nostri ragazzi valgano meno degli altri ?

E’ possibile che su un gruppo di 20-25 giocatori, mettendo dentro anche i prestiti in serie B , si siano salvati dall’anonimato soltanto in due o tre ?

Beh.. considerato come stava per finire il Bologna FC, vicinissimo al fallimento, sono stato in grado di rispondere al mio “omino”.

E’ inutile muovere critiche o fare supposizioni che lascerebbero il tempo che provano anche perché molti dei “presunti” colpevoli non fanno più parte della società stessa.

Possiamo invece dare l’input, per fare in modo che ciò non accada più, fare capire quanto sia importante il vivaio e valorizzare i propri giovani soprattutto adesso che bisognerà affrontare la serie B.

Il modello Udinese è il modello che il Bologna deve prendere ad esempio per risorgere dalle ceneri. Se non arriva un magnate Russo o uno sceicco Arabo, è di fondamentale importanza lavorare con i propri giovani, farli crescere , valorizzarli e monetizzare quanto ti si presenta l’occasione dopo averli fatti giocare con continuità in prima squadra.

Abbiamo sicuramente dei giocatori giovani di proprietà su cui puntare a cui affiancare giocatori più esperti, per ripartire e riconquistare la piazza perché il Bologna è dei Bolognesi e dei ragazzi di Bologna.

Per cui avanti con:

Stojanovic e Venturi tra i portieri

Ferrari , Radakovic, Maini tra i difensori

Casarini, Pulzetti, Djokovic, Casini e Pescatore tra i centrocampisti

Pasi, Capello e Veratti tra gli attaccanti.

A questi 12/13 bisognerà affiancarne una decina per un bel mix di esperienza e beata gioventù ma con la consapevolezza che i ragazzini di Bologna, con il loro entusiasmo daranno tutto per la loro città e per la maglia.

La speranza non è mai l’ultima a morire , ma prima che anche questa finisca , proviamo a goderci i nostri ragazzi in serie B….

 

 

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