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Top & Flop di Livorno vs Bologna – 16 Mar

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TOPFLOP

TOP

I tifosi rossoblù: nonostante l’agonia del campionato in corso, nonostante tutto, continuano a seguire la squadra numerosi in ogni dove, ricevendo in cambio la solita bruciante sconfitta ( delle quali, quella odierna, è stata senza dubbio una delle più gravi e pesanti da digerire): che dire, onore a chi ci crede ancora, spendendo soldi ed energie. Perché al di la di come vada a finire, c’è un elemento che non retrocederà mai, ovvero quel pubblico bolognese così tanto affezionato alla sua povera squadra. Appuntamento al 22 marzo a Zola, sperando serva qualcosa per risvegliare la coscienza delle istituzioni e non solo…voto 10 e lode

Lazaros: l’unico a salvarsi nel nubifragio felsineo: oltre al rigore dell’illusoria speranza, si conferma come l’uomo del momento in casa rossoblù, ergendosi a guida di questa povera armata Brancaleone, di cui ne diventa l’eroico e solitario condottiero voto 6

Il ritorno al goal: unica magra consolazione della giornata: esser tornati a segnare, dopo un mese abbondante, seppur non su azione…voto 6

FLOP

Il reparto d’attacco: il nulla più assoluto: non c’è niente da fare, da quando è partito Diamanti, il reparto offensivo non segna più. Sarà un caso? No, per niente: Ballardini, facendo girare in rotazione, li ha provati tutti, da Cristaldo a Paponi, da Moscardelli ad Acquafresca, constatando l’effettiva incapacità di segnar reti di quello che dovrebbe essere il gruppo trainante della rosa. Insomma, poco alla volta, partita dopo partita, ci si rende sempre più conto di quello che ha voluto dire, nell’economia della squadra, la partenza del toscano-cinese, non ancora assimilita appieno, per quello che ha voluto significare, dal pubblico felsineo…voto 3

La difesa: dopo quaranticinque minuti discreti, il disastro ad inizio ripresa: nel giro di pochi attimi, l’intatta verginità di una porta immacolata da ben cenottanta minuti trafitta non una, ma ben due volte, complice una disattenzione complessiva da far venire i brividi.

Un uno-due dal quale qualsiasi squadra avrebbe fatto fatica a riprendersi: figuriamoci questo povero e disastrato Bologna, costretto a rincorrere dopo quasi sessanta secondi dalla fine dell’intervallo voto 2 ( come i goal subiti)

Il mistero Konè: per la seconda volta, esce dal rettangolo di gioco dopo nemmeno quindici minuti, accusando misteriosi malori fisici: che succede al Panagiotis cittadino, stella sempre più in caduta di una squadra senza capo ne coda? Perdere quello che dopo la partenza di Diamanti è senza dubbio diventato il giocare di maggior talento della rosa, sarebbe senza ombra di dubbio l’inizio della fine voto n.g. ( misteri del calcio…)

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